Se l’anno scorso ci siamo ricordati che abbiamo “una sola Terra”, e che non c’è più tempo per smemoratezze o distrazioni al riguardo – era infatti “Only one Earth” il tema della Giornata mondiale dell’Ambiente 2022 – il 5 giugno 2023 sarà l’occasione per riprendere concretamente uno dei temi clou dell’ultimo decennio, sul fronte della salute del pianeta, dai mari alle terre emerse: quello dell’inquinamento legato alle plastiche.
#BeatPlasticPollution sarà il filo rosso degli eventi in programma in tutto il mondo lunedì prossimo, un appello globale per combattere l’inquinamento da plastica nel 51° anniversario della Giornata mondiale dell’Ambiente.
Alcuni dati interessanti arrivano dal Rapporto “Il caso Italia” 2023 dell’Osservatorio Waste Watcher International di Last Minute Market: se in generale gli italiani si sono dimostrati più sensibili al tema dello spreco alimentare, un monitoraggio promosso dal consorzio CONAI sottolinea l’attenzione dei nostri concittadini anche sul versante del packaging. Dall’indagine infatti emerge che, nonostante la congiuntura inflattiva, una percentuale molto alta di italiani, ben il 64%, dichiara di essere disponibile a spendere di più per frutta e verdura (gli alimenti più sprecati in Italia e non solo) se commercializzate in confezioni che permettono di conservare più a lungo questi alimenti, percentuale che scende tra il 48 e il 60 % per paesi quali Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna.
L’indagine mette inoltre in evidenza come la maggiore sensibilità al tema ambientale, che gli italiani hanno maturato dopo il periodo pandemico, si stia rafforzando. Tant’è che sta aumentando la consapevolezza del consumatore, sul peso che i propri comportamenti e le proprie scelte di acquisto e consumo, anche in ambito alimentare, hanno sull’ambiente e quanto orientarsi verso opzioni più sostenibili possa portare a benefici tangibili. Ciò trova conferma sempre nell’indagine condotta dall’Osservatorio Waste Watcher promossa da CONAI, in cui il 64% degli italiani attribuisce alle confezioni in materiale riciclato un elevato valore di sostenibilità in quanto permette di ridurre la quantità totale di rifiuti prodotti.
Quindi, in definitiva, l’indagine mette in evidenza come i consumatori riconoscano al packaging due importanti funzioni, da un lato quella di permettere una migliore e più lunga conservazione del contenuto (contribuendo quindi a ridurre lo spreco), dall’altra quella di essere in grado di veicolare tutta una serie di informazioni in primis proprio quelle legate alle caratteristiche ambientali del pack e le indicazioni per il suo corretto conferimento in raccolta differenziata.