“Le imprese della distribuzione e della ristorazione possono svolgere un ruolo importante, grazie alla prossimità che caratterizza il rapporto con i consumatori”, spiega Lino Enrico Stoppani, Vice Presidente Vicario di ConfCommercio. “L’importanza di agire sulle nuove generazioni ci spinge a mettere in campo nuove azioni di sensibilizzazione a scuola, come l’introduzione di Sprecometro per le mense scolastiche”, spiega Matteo Grillini, Responsabile Marketing e Comunicazione Camst Group.
Nei pubblici esercizi e nella ristorazione il monitoraggio del cibo sprecato è molto più difficile: per questo arriva nel 2024 il nuovo Osservatorio Sprecometro #RistoMensa per la ristorazione e il consumo di cibo nelle mense aziendali e scolastiche. Si tratta di una innovativa funzione della app Sprecometro dell’Università di Bologna (per IOS e android, liberamente scaricabile e gratuita), che permette di misurare quanto cibo sprechiamo ogni volta che non mangiamo a casa, e anche l’impatto di questo spreco sull’ambiente. Uno strumento rilevatore di sprechi per tutti i pubblici esercizi: bar, pizzerie, ristoranti, e anche per le mense scolastiche ed aziendali. Basterà, nella fase di inserimento di un alimento sprecato, selezionare l’opzione “fuori casa” oppure “in mensa”. Spiega il Vice Presidente Vicario di Confcommercio Lino Enrico Stoppani: «Abbiamo confermato il nostro supporto all’Osservatorio Waste Watcher International su cibo e sostenibilità non solo con l’intento di favorire l’attività di conoscenza e analisi svolta, ma anche per approfondire il fenomeno dello spreco alimentare nei settori economici che Confcommercio rappresenta. Per questo abbiamo voluto che il progetto dell’Osservatorio comprendesse una sezione riservata al fenomeno dello spreco alimentare nel commercio e nella ristorazione per rilevare non solo la percezione e i suggerimenti dei consumatori, ma anche la sensibilità e l’attenzione da parte degli imprenditori. Quello che serve è una forte azione di sensibilizzazione e informazione che metta al centro il valore del cibo. E in questo ambito le imprese della distribuzione e della ristorazione possono svolgere un ruolo importante, grazie alla prossimità che caratterizza il rapporto con i consumatori, favorendo il dialogo non solo sul piano commerciale ma anche su quello dell’etica».
Aspetto particolarmente importante è la sensibilizzazione che dal 2024 verrà avviato nelle scuole italiane: dal prossimo anno scolastico 2024/2025, infatti, Sprecometro sarà al centro del progetto educativo promosso e organizzato da Camst group e curato dal team di progettazione di Sprecometro. Agli istituti scolastici verrà fornita l’app con una sezione a loro dedicata, nella quale gli insegnanti potranno iscrivere le proprie classi e iniziare così il monitoraggio alimentare. Saranno misurati automaticamente, in grammi, gli sprechi attuati dalle singole classi, e ne verrà valutato l’impatto, in termini di impronta idrica e carbonica, sull’ambiente. In base ai risultati. «Da sempre la nostra azienda è impegnata in concrete attività di educazione alimentare all’interno scuole – sottolinea Mattia Grillini, responsabile marketing e comunicazione Camst group – Siamo convinti che, attraverso lo sviluppo di una maggiore consapevolezza sul valore del cibo e sugli effetti negativi che il suo spreco può avere per l’ambiente e per noi stessi, si possano raggiungere obiettivi importanti quali quello dello spreco zero. L’importanza di agire sulle nuove generazioni ci spinge quindi a mettere in campo quante più azioni educative possibili che vadano in questa direzione».