Un altro tassello nella lotta anti-spreco.
Un Magazine di approfondimento per promuovere comportamenti alimentari sani e sostenibili. E contrastare le azioni che dissipano risorse e generano costi ambientali, economici e sanitari.
di Andrea Segrè
Quello che state sfogliando, anzi per essere più precisi scrollando, è il primo numero del Magazine Spreco Zero, il nuovo strumento di comunicazione della Campagna Spreco Zero.
Aggiungendosi alla storica Newsletter, dedicata alle comunicazioni e alle notizie legate alle iniziative dell’omonima Campagna, il Magazine è uno spazio virtuale più ampio a cadenza mensile che, partendo da come contrastare lo spreco alimentare, approfondirà i temi che portano ad adottare comportamenti alimentari sani e sostenibili.
Nella sostanza il percorso del cibo e del suo valore nutrizionale, ambientale, economico: l’antitesi dello spreco, che invece dissipa risorse naturali limitate, produce rifiuti e inquinamenti, genera costi ambientali, economici e sanitari.
La nostra esperienza, quella dello spin off accademico Last Minute Market e dell’allora Facoltà di Agraria dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna (oggi Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari), parte ormai da molto lontano.
Era la fine degli anni 90 del secolo scorso quando iniziammo a studiare il modo di recuperare a fini solidali i prodotti rimasti invenduti nella filiera alimentare. Da allora, certamente il mondo è cambiato, anche quello dello spreco, ma non necessariamente in meglio.
Basta leggere a livello globale gli ultimi dati raccolti ed elaborati dall’Unep, il programma ambientale delle Nazioni Unite, che evidenziano ancora oggi lo spreco di oltre un miliardo di pasti al giorno, per renderci conto di quanto sia ancora lunga la strada per raggiungere l’Obiettivo 12.3 dell’Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile ovvero dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030.
In particolare, in Italia lo spreco alimentare a livello domestico è di 566,3 g pro-capite a settimana (dato rilevato nel gennaio 2024), poco meno di 30 kg a testa annuali, che corrispondono alla quantità di cibo che una persona dovrebbe mangiare in circa 30 giorni. Questo spreco, in totale, vale 7,4 miliardi di euro secondo i dati WWI 2024 e contribuisce all’8-10% delle emissioni globali di gas serra (Food Waste Index, 2024). Per quanto riguarda i 14.500 utenti dello Sprecometro, l’impronta carbonica generata dallo spreco è stata pari a 243.422 kg CO₂ equivalente (aprile 2024), che corrispondono a 2.027.376 km di auto. È come se si facesse 50 volte il giro della terra!
Inoltre, quando gettiamo via un prodotto alimentare ancora buono da mangiare dobbiamo pensare che stiamo buttando nella spazzatura anche la superficie agraria che è servita per la sua produzione. La produzione alimentare sprecata occupa quasi il 30% della superficie agricola mondiale.
Consapevoli dello sforzo che dobbiamo ancora fare con la Campagna Spreco Zero, negli anni, abbiamo attivato alcuni strumenti di indagine e comunicazione scientifica coinvolgendo la società civile, imprese, associazioni, scuole e istituzioni: con l’Osservatorio internazionale Waste Watcher su cibo e sostenibilità, l’applicazione Sprecometro, il Premio Vivere a Spreco Zero, la Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare ogni 5 febbraio abbiamo cercato ragioni e sviluppato azioni per contrastare un fenomeno che non ha risparmiato neppure l’Italia.
Con il Magazine vogliamo dare uno spazio di approfondimento non solo ai nostri partner e alle nostre iniziative ma più in generale a chi si impegna a promuovere concretamente la sostenibilità nelle sue declinazioni economica, ambientale e sociale. Così in questo numero potrete leggere un’intervista al Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, il punto sullo spreco in Italia a cura dell’Osservatorio Waste Watcher, la descrizione di un caso virtuoso di sostenibilità alimentare a livello scolastico, ma anche le indicazioni per utilizzare al meglio la app antispreco.
Il coordinamento editoriale del Magazine è affidato a Gianni Gnudi, giornalista professionista con una grande esperienza nel mondo agroalimentare.
Buona lettura!
Andrea Segrè è direttore scientifico della Campagna Spreco Zero, fondatore di Last Minute Market spin off accreditato all’Università di Bologna e professore ordinario di Economia circolare e Politiche per lo sviluppo sostenibile .