Il virtuoso caso di Aversa.
Sprecometro ed educazione per un futuro sostenibile: studenti italiani in prima linea contro lo spreco alimentare.
di Beatrice Ghedini e Giorgio Segrè
Affrontare le sfide climatiche richiede un impegno cruciale nella riduzione degli sprechi alimentari, nell’ottimizzazione dell’uso del suolo e nella gestione delle risorse idriche. Ogni anno, tonnellate di cibo vengono sprecate, generando non solo un’inefficiente allocazione di risorse, ma anche un aumento delle emissioni di CO2, che contribuiscono in maniera significativa al riscaldamento globale. In un contesto globale sempre più segnato dalle sfide climatiche, è fondamentale educare le nuove generazioni a una maggiore consapevolezza ambientale, sensibilizzandole sul ruolo che ciascuno può svolgere per la salvaguardia del pianeta.
L’iniziativa
Al fine di promuovere l’importanza di questo tema, Sprecometro è entrato nelle scuole superiori coinvolgendo circa 800 studenti in tutta Italia, ovvero gli allievi di 24 classi prime dei Licei quadriennali sulla Transizione ecologica e digitale (TRED), che hanno fatto nell’anno scolastico 2022-2023 il loro esordio formativo, e 20 classi appartenenti alle scuole nel comprensorio del Garda. Il progetto, incentrato sul tema dello spreco alimentare e delle sue ripercussioni sull’ambiente, ha visto gli studenti impegnati con Sprecometro in attività di educazione alimentare e ambientale, attività pratiche di monitoraggio degli sprechi, e sfide.
Sprecometro fornisce consigli, video, buone pratiche e ricette sfiziose per ridurre lo spreco di cibo a casa e fuori casa, e dà la possibilità di calcolare ogni giorno l’impronta ambientale derivante dagli alimenti sprecati, offrendo così agli studenti una chiara visione dell’impatto delle loro abitudini alimentari sull’ambiente. Gli alunni delle diverse scuole partecipanti hanno creato il gruppo della loro classe all’interno dell’app, inserendo i propri sprechi giornalieri e rispondendo a quiz sui contenuti proposti, per sfidarsi in una competizione amichevole volta a stimolare l’apprendimento attraverso il gioco e la collaborazione.
L’obiettivo principale è quello di coinvolgere gli studenti in attività concrete che non solo accrescono la loro consapevolezza, ma li trasformano in attori del cambiamento.
Alla fine dell’attività sono stati poi analizzati i risultati ottenuti, al fine di sensibilizzare ulteriormente gli studenti. I dati totali raccolti indicano uno spreco alimentare di circa 339 kg, corrispondenti a un valore economico di circa 2.289 €.
Il progetto si è concluso con la premiazione del liceo scientifico Enrico Fermi di Aversa, che ha ottenuto il punteggio maggiore nella sfida, dimostrando un impegno nel ridurre gli sprechi e sensibilizzare i propri studenti.
Questa iniziativa, oltre a fornire conoscenze fondamentali, ha permesso agli studenti di acquisire competenze pratiche attraverso strumenti utili per affrontare le sfide ambientali del futuro.
È solo attraverso l’impegno collettivo e la collaborazione che possiamo sperare di costruire un futuro sostenibile, dove ogni gesto conta e ogni scelta fa la differenza.