Una rinnovata forza d’urto contro lo spreco.
In 25 anni di impegno diversi obiettivi sono stati raggiunti, ma se si vuole ridurre del 50% lo spreco alimentare a livello domestico la strada da percorrere è ancora molto lunga.
di Andrea Segrè
Cosa ci porterà il 2025? Difficile prevederlo. Anche se l’intervista su questo numero del Magazine a Enzo Risso, direttore scientifico di Ipsos partner storico dell’Osservatorio internazionale Waste Watcher, qualche spunto ce lo offre.
Più facile, seppure relativamente, è dire che impegni prendiamo per contrastare la crescita dello spreco alimentare e i relativi (e negativi) impatti sull’economia, l’ambiente, la salute, la società.
Se è vero che in questi anni di impegno – tanti ormai, sono più di 25 – abbiamo compreso chiaramente che combattere lo spreco alimentare significa promuovere l’economia circolare e lo sviluppo sostenibile, molta strada resta ancora da fare.
Per questa ragione in occasione della XII Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare la Campagna Spreco Zero lancerà il countdown rispetto al 2030 e agli Obiettivi dell’Agenda ONU per lo Sviluppo Sostenibile, quando dovremo aver dimezzato lo spreco alimentare.
#TimetoAct sarà il nostro hashtag perché se vogliamo ridurre del 50% lo spreco alimentare a livello domestico dobbiamo davvero darci da fare. E molto.
Useremo gli strumenti scientifici di questa Campagna per misurare e monitorare i progressi (e i regressi, speriamo di no) raggiunti. L’Osservatorio WWI ci aiuterà a misurare i risultati dell’Italia. Gli oltre 600 grammi pro-capite a settimana dell’ultima rilevazione di settembre 2024, con un incremento di oltre 45% rispetto all’anno precedente, ci fa capire che molto ancora resta da fare per stimolare l’adozione di comportamenti alimentari sostenibili.
Lo Sprecometro, l’applicazione dedicata ai cittadini, scuole, aziende, comuni, che si è arricchita di nuove funzioni (rilevazione dello spreco nelle mense e nella ristorazione) e valutazioni (l’ultima è l’impronta ecologica) ci aiuterà a coinvolgere direttamente le nostre comunità. I contenuti dello Sprecometro per promuovere stili di vita salutari e sostenibili si arricchiscono continuamente grazie ai nostri partner e potranno stimolare una maggiore consapevolezza rispetto al cibo.
Ognuno di noi conta, l’obiettivo è alla nostra portata: per ridurre lo spreco alimentare, diamoci da fare!