OnFoods lancia la sfida M.U.S.A.: Mense Universitarie Sane, Sostenibili e Accessibili.
Collaborazione vincente fra Università di Bologna, Parma ed Ergo, l’Agenzia Regionale per i Diritti agli Studi Superiori della Regione Emilia-Romagna.
di Valeria Musso, Camilla Sgroi, Caterina Rettore, Damiano Callegaro, Edoardo del Conte, Beatrice Biasini, Lucia Tecuta, Maria Teresa Trentinaglia, Elena Tomba, Francesca Scazzina, Matteo Vittuari
Si è svolto mercoledì 12 marzo 2025 l’evento finale della M.U.S.A Challenge per Mense Universitarie Sane, Sostenibili e Accessibili, lanciata all’interno del progetto PARCA – Participatory design of solutions towards sustainable and healthy university canteens – finanziato dal progetto PNRR OnFoods – Research and Innovation for Sustainable Food and Nutrition, all’interno dello Spoke 7 dedicato a Educazione, Politiche e Comportamenti.
Questo progetto interdisciplinare, promosso dai Dipartimenti di Scienze e Tecnologie Agroalimentari e di Psicologia dell’Università di Bologna, e dal Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco dell’Università di Parma, si avvale anche della collaborazione di ER.GO (Agenzia Regionale per i Diritti agli Studi Superiori della Regione Emilia-Romagna), che ha supportato e sponsorizzato le attività dedicate al lancio e all’implementazione della sfida. L’evento è stato aperto da Federico Condello, Delegato dell’Ateneo per le Studentesse e gli Studenti e Delegato dell’Ateneo per la Comunicazione istituzionale.
La M.U.S.A. Challenge è una competizione rivolta a studenti e studentesse iscritte a corsi di laurea triennale, magistrale e di dottorato presso le Università di Bologna e Parma. L’obiettivo è stato quello di coinvolgere gli studenti nella creazione di soluzioni innovative per migliorare la sostenibilità e la qualità dei servizi di ristorazione universitaria, in particolare per ridefinire i contenuti del capitolato di gara per il rinnovo dell’affidamento della mensa del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Bologna, in Viale Risorgimento 2, a Bologna.
I quattro gruppi di lavoro composti da diverse aree disciplinari hanno sviluppato proposte sui temi della sostenibilità ambientale, accessibilità economica, qualità alimentare e inclusione sociale nelle mense universitarie. Le proposte si sono ispirate ai principi della co-progettazione partecipativa e su un approccio interdisciplinare, integrando elementi tecnologici, ambientali, sociali ed economici.
Percorso formativo
In questo contesto, ai partecipanti è stato offerto un percorso formativo composto da sei seminari, appositamente pensati dai gruppi di ricerca coinvolti per ispirarli ed educarli. Gli incontri hanno affrontato diversi aspetti della ristorazione universitaria: dalle sue caratteristiche, sfide ed opportunità, al ruolo dei capitolati e ai controlli sulla gestione dei servizi ristorativi e sul rispetto dei capitolati di gara.
Sono stati approfonditi anche gli aspetti nutrizionali della ristorazione e quelli psicologici del comportamento e delle scelte alimentari, fino alle metodologie per misurare e comunicare la sostenibilità.
L’evento finale si è svolto nel contesto dell’Università Fuori Orario – U.F.O. – un progetto innovativo dell’Università di Bologna che trasforma la cittadella universitaria in uno spazio di incontri e attività serali, aperto a tutte e tutti.
Il progetto U.F.O., infatti, mette a disposizione le aule e gli spazi tra le mura dei palazzi di via Zamboni fino a Piazza Scaravilli, per sperimentare nuove forme di didattica, scoprire nuovi argomenti, esplorare idee e incontrare persone.
Proprio in Via Zamboni, 38, tra le mura della Sala Tibiletti e nel cuore della vita universitaria bolognese, le quattro squadre che includevano partecipanti da entrambe le Università, hanno presentato i loro progetti finali, che includono le proposte per migliorare il servizio di ristorazione universitaria a Bologna e Parma, negli spazi gestiti da ER.GO.
Proposte operative
Tra le proposte emerse e sviluppate dai gruppi, si richiedono menu più vegetali e meno impattanti, più qualità e varietà nutrizionale, e che sia più inclusiva, approvvigionamenti che supportano filiere locali e tecniche produttive sostenibili e uso di tecnologie, come app per prenotare i pasti e che aiutano a ridurre e disincentivare gli sprechi alimentari, mantenendo prezzi calmierati.
Le proposte finali sono state valutate dai gruppi di ricerca e dai rappresentanti di ER.GO secondo alcuni criteri, tra cui gli elementi innovativi proposti dal progetto, l’inclusione della sostenibilità ambientale, economica e sociale della proposta, la sua fattibilità e multidisciplinarietà.
Le proposte sono state accolte con grande entusiasmo dai ricercatori e da ER.GO, che ha premiato tutte le squadre con un prepagato per i servizi ristorativi dei campus delle Università di Bologna e Parma.
Patrizia Mondin e Giuseppe Grasso di ER.GO, infatti, dichiarano “Questa bellissima iniziativa, per la quale ringraziamo tutti i gruppi di ricerca, ha permesso una collaborazione preziosa tra l’Università e ERGO, offrendo contributi concreti per la progettazione di nuovi servizi e per lo sviluppo di una ristorazione universitaria sostenibile e accessibile in tutte le sue dimensioni. L’auspicio è che questa collaborazione, che coinvolge giovani ricercatori e studenti, possa continuare per offrire soluzioni attuabili e innovative”.