«L’orizzonte Spreco Zero si avvicina se le buone pratiche diventano prassi nella vita di tutti – dichiara il fondatore e presidente di Last Minute Market Andrea Segrè – La vera svolta in tema sprechi è quella culturale, per questo dobbiamo partire dalle scuole e rilanciamo un forte appello perché l’educazione alimentare diventi programma scolastico, e perché l’educazione civica del nostro tempo includa la sensibilizzazione sui temi della sostenibilità e dell’educazione ambientale. Del resto lo hanno capito anche i cittadini: 7 italiani su 10 (68%) danno mandato proprio alla sensibilizzazione scolastica per promuovere la prevenzione negli sprechi alimentari (dati Waste Watcher 2019) e nelle mense scolastiche scuole l’avanzo medio è di 90 grammi nel piatto di ogni studente».
«Siamo orgogliosi di partecipare alla campagna Spreco Zero, assolutamente in linea con quelli che sono i principi e i valori del modo differente di fare banca, che da oltre un secolo caratterizza il modo di operare delle banche di credito cooperativo – spiega il DG Emil Banca Daniele Ravaglia – Da sempre Emil Banca è attenta ai temi ambientali e supporta con servizi e personale dedicato le realtà che lavorano per un futuro sostenibile. In più, con il professor Segrè ci lega un rapporto ormai consolidato: siamo stati tra i primi a schieraci al suo fianco quando, proprio a poche centinaia di metri da qui, ha ideato e realizzato FICO, una struttura importante sia per le ricadute positive sulla città sia per diffondere una diversa cultura del cibo».
«Sono centinaia le buone pratiche di Comuni, Regioni e altri enti pubblici; i progetti di imprese italiane, le iniziative nate in seno alle scuole e attraverso progetti di Cittadinanza attiva – osserva Luca Falasconi, curatore del Premio – Da quest’anno abbiamo scelto di aprirci a nuove categorie perché la prevenzione e la riduzione dello spreco alimentare non possono che passare attraverso la diffusione delle buone pratiche. La categoria Ortofrutta è rivolta agli alimenti che sono nella hit degli sprechi: frutta e verdura; una categoria ‘plasti free’ ci aiuta a ragionare concretamente sulla rapida riduzione delle plastiche e innanzitutto di quelle ad uso alimentare ed idrico. Infine la categoria InnovAction permette di estendere la tecnologia alle buone pratiche antispreco anche a livello di cittadini e utenti privati: un’ottima strategia per ridurre lo spreco alimentare domestico che vale i 3 / 4 nella filiera dello spreco in Italia e nel mondo».