Nella Giornata Mondiale dell’Ambiente, martedì 5 giugno 2019, la campagna Spreco Zero riparte per la sua 10^ edizione: va all’artista Neri Marcorè il Premio Vivere a Spreco Zero 2019 nella categoria testimonial, il riconoscimento sarà consegnato il prossimo novembre insieme ai Premi per le migliori Buone pratiche di Enti pubblici, scuole, aziende e cittadini. Neri Marcorè esprime perfettamente il passo sostenibile che l’uomo deve tenere per garantire un futuro armonioso al pianeta: valore che si rispecchia nelle scelte artistiche e nell’impegno personale dell’artista, sempre in prima linea per la sensibilizzazione sulla sostenibilità e per una maggiore consapevolezza nelle scelte del nostro quotidiano in rapporto a temi centrali come la cura dell’ambiente. Spiega infatti Marcorè: «Dobbiamo ribadire il rispetto per il nostro pianeta: non ci rendiamo conto del baratro in cui rischiamo di sprofondare se continueremo a sfruttare le risorse della Terra una volta e mezzo rispetto a quanto è in grado di darci. L’ecologia non passa solo dalle decisioni dei governi internazionali: è legata anche ai nostri comportamenti quotidiani. Non sprecare l’acqua e il cibo, cercando di redistribuirli in modo più equo sul pianeta, è senz’altro un comportamento etico verso cui tendere».
A questo link il video dal quale è tratta la dichiarazione di Neri Marcorè per la campagna Spreco Zero: https://sprecozero.it/2019/02/04/testimonial-neri-marcore-premio-vivere-a-spreco-zero
E nella Giornata Mondiale dell’Ambiente il fondatore di Last Minute Market e della campagna Spreco Zero 2019 Andrea Segrè annuncia l’introduzione della nuova categoria per la riduzione/eliminazione delle plastiche legate al cibo e/o all’acqua nell’ambito della 7^ edizione del Premio Vivere a Spreco Zero: «sarà infatti assegnato un premio speciale per il migliore progetto ideato e realizzato in questa direzione da enti pubblici e/o aziende – spiega Segrè – Sono Circa 8,3 miliardi le tonnellate di plastica prodotte a partire dagli anni ’50: la prevenzione degli sprechi è sempre anche prevenzione dei rifiuti e cura dell’ambiente, per questo la campagna partecipa nel 2019 alla mobilitazione internazionale con un’iniziativa dedicata. Il bando sarà operativo dal mese di luglio sul sito www.sprecozero.it».
«Vale lo 0,88% del Pil lo spreco alimentare in Italia: la stima è di oltre 15 miliardi € che sono la somma dello spreco alimentare di filiera (produzione – distribuzione: 3.176.032.413 €), e dello spreco alimentare domestico reale, cioè quello misurato nelle case degli italiani attraverso il test dei Diari di Famiglia, che rappresenta circa i 4/5 dello spreco complessivo di cibo in Italia e vale 11.858.314.935 €». A ricordare questi dati è il ricercatore Luca Falasconi, curatore del progetto 60 Sei ZERO dell’Università di Bologna – Dipartimento Scienze e Tecnologie Agroalimentari, promosso con il Ministero dell’Ambiente e la campagna Spreco Zero di Last Minute Market.
Ma cosa si spreca, soprattutto, nelle case? «Prendendo come riferimento gli ultimi 7 giorni “pesano” sulla pattumiera soprattutto le bevande analcoliche, i legumi, la frutta fresca, la pasta fresca e non, gettata senza essere stata consumata – dettaglia Falasconi – Pane e verdure fresche sono fra gli alimenti più spesso buttati (dati Waste Watcher, Lmm/Swg). Due italiani su 3 (il 64% degli intervistati, quindi) dichiarano di gettare il cibo solo una volta al mese (16%) o persino più raramente (48%). Il 15% lo fa una volta alla settimana e il 13 ogni due settimane, solo l’1% dichiara di sprecare quotidianamente il cibo. I dati sono tanto più rilevanti se comparati alle rilevazioni 2014/2015, quando 1 italiano su 2 dichiarava di gettare il cibo ogni giorno: lo spreco alimentare è senz’altro uno dei temi di sostenibilità sui quali la sensibilizzazione ha maggiormente inciso».