Comfocus, la ricerca sul comportamento alimentare si rafforza
Finanziato dal programma Horizon 2020 il progetto adotta un approccio sistemico e collaborativo, volto a costruire un’infrastruttura di dati maggiormente accessibile.
di M. Vittuari, M. Mazzocchi, M. Masotti, B. Biondi, F. Pini, C. Rettore
Il progetto Comfocus – Community on Food Consumer Science – finanziato dal programma Horizon 2020, mira a rafforzare la ricerca sui comportamenti dei consumatori nel settore alimentare e a sviluppare metodologie di analisi armonizzate. A differenza di altri progetti europei focalizzati sulla raccolta di dati empirici su specifici aspetti del consumo alimentare, Comfocus adotta un approccio sistemico e collaborativo, volto a costruire un’infrastruttura di dati FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable).
Questo framework consente di rendere la ricerca più accessibile e riproducibile, migliorando la coerenza metodologica tra studi che analizzano le scelte alimentari e il loro impatto sulla sostenibilità.
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Avviato nel 2021, Comfocus si sta avviando alla conclusione con esiti positivi poiché ha favorito la collaborazione tra ricercatori di diverse discipline, con l’obiettivo di superare la frammentazione dei dati e migliorare l’integrazione tra studi sul consumo alimentare.
Un’area di ricerca centrale ha riguardato lo spreco alimentare, analizzato in diversi contesti e in relazione ad altri fenomeni economici e sociali. Alcuni studi hanno approfondito il ruolo delle norme sociali nella riduzione dello spreco nelle mense universitarie, mentre altri hanno indagato il legame tra spreco alimentare e fattori macroeconomici, come inflazione e crisi economiche, e il loro impatto sulle abitudini di consumo.
All’interno del progetto, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari (Distal) dell’Università di Bologna ha accolto e supportato i ricercatori e le ricercatrici coinvolti nel progetto, favorendo lo sviluppo di progetti interdisciplinari e l’integrazione di tecnologie innovative, come la Virtual Reality, per l’analisi del comportamento dei consumatori. Parallelamente, il Dipartimento di Scienze Statistiche ha guidato la strutturazione delle metodologie per l’armonizzazione dei dati, lavorando alla definizione di protocolli condivisi per la raccolta e l’analisi dei dati, migliorandone l’interoperabilità e garantendo la replicabilità degli studi nel settore agroalimentare.
A chiusura delle attività, i ricercatori coinvolti si sono riuniti alla Wageningen University il 13 e 14 febbraio per la conferenza conclusiva in cui sono stati presentati i principali risultati e le prospettive future della ricerca collaborativa sui comportamenti alimentari delle quali parleremo in uno dei prossimi numeri del Magazine.
L’incontro ha offerto l’opportunità di discutere l’impatto delle metodologie sviluppate e il loro ruolo nel consolidare un approccio interdisciplinare per l’analisi delle scelte alimentari, con particolare attenzione alla sostenibilità.