«La sostenibilità è una scelta di vita nella quale è necessario credere. Io ci credo. e penso che il role modeling, l’esempio, sia fondamentale per dimostrare che è possibile vivere in modo più sostenibile». Parola di Cristina Bowerman, chef stellata con una straordinaria storia dall’Italia agli States e ritorno, Maestra di sostenibilità a tu per con il cibo e impegnata a 360 gradi per gli Obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030, a cominciare dalle pari opportunità di genere. Sarà lei l’Ambasciatrice di Buone Pratiche della campagna Spreco Zero 2024 e della Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, come sempre in calendario il 5 febbraio, quest’anno al traguardo della sua 11^ edizione. Attraverso il suo impegno Cristina Bowerman promuoverà i valori dello sviluppo sostenibile e l’attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale nel quotidiano. «Assistiamo nel mondo occidentale a una battaglia da un lato contro lo spreco di cibo e dall’altra contro l’eccessiva assunzione dello stesso – spiega la chef – Tutto questo ha un costo notevole, non solo economico ma anche sociale e ambientale. Da una parte del mondo si promuovono diete dimagranti, mentre dall’altra parte ci sono individui che muoiono di fame. Ognuno deve fare la propria parte per questo mondo così bistrattato e anch’io voglio essere un modello di riferimento, mi sono assunta questa responsabilità. Con il mio lavoro voglio essere d’esempio e cerco di non sprecare nulla, di non comprare mai derrate alimentari in eccesso. Nel mio ristorante siamo ormai andati oltre ai prodotti riciclabili, andiamo direttamente sui prodotti compostabili per eliminare, dove possibile, la plastica usa e getta».
«Chiediamo quest’anno a ciascuno di fare la differenza nella grande corsa a ostacoli verso il 2030 – spiega Andrea Segrè, fondatore della Giornata nazionale di Prevenzione dello Spreco alimentare – “Make the difference” sarà il filo rosso delle iniziative in cantiere per il 5 febbraio: e Cristina Bowerman è certamente un esempio di come si possa fare la differenza in cucina e nelle scelte di ogni giorno. Le buone pratiche hanno bisogno di supporters esemplari, come lei e come lo scrittore e divulgatore Andrea Maggi, che ci ha accompagnato nel corso del 2023 e che ringraziamo per la sua generosità e la preziosa pervasività dei suoi insegnamenti. Cristina Bowerman, nel suo magistrale ‘corpo a corpo’ con il cibo, è esempio quotidiano di impegno per confrontarci al meglio con gli Obiettivi di sostenibilità».
Cristina Bowerman, chef italiana (1 stella Michelin, 3 forchette Gambero Rosso) è nata a Cerignola, in Puglia. Stella Michelin dal 2010, è case study dell’Università Bocconi nello stesso anno. “Da Cerignola a San Francisco e ritorno – La mia vita di chef controcorrente” (Mondadori, 2014) è uno dei due i libri pubblicati che sottolineano la personalità di una “chef controcorrente”. Cristina Bowerman è stata anche “Chef Donna dell’Anno” a Identità Golose 2013, “Best Female Italian Chef in Europe 2018” di Love Italian Life, Premio Galvanina come Miglior Chef 2018 (durante XVIII edizione del Festival della Cucina Italiana), premio FIC all’eccellenza. Da sempre cerca di rappresentare un role model per le donne nella ristorazione, a febbraio 2018 è stata nominata Ambasciatrice dall’Associazione Telefono Rosa.
Fra i suoi impegni più sentiti la campagna di Action Aid 2015, ed è tra i dieci fondatori nell’organizzazione Fiorano For Kids, per la ricerca sul ruolo terapeutico di diete specifiche nella cura dell’epilessia infantile. É testimonial e supporter di Komen, nella corsa alla prevenzione dei tumori al seno.