Diritto al cibo come diritto universale per ogni cittadino del pianeta: è il tema della 45^ Giornata Mondiale dell’Alimentazione, World Food Day 2024 promosso dalla FAO, mercoledì 16 ottobre.
È dedicata a un traguardo determinante per l’umanità, il diritto al cibo come prerogativa di ciascuno sul pianeta, la 45^ Giornata mondiale dell’Alimentazione, il World Food Day che si celebra in tutto il mondo mercoledì 16 ottobre. I diritti umani come il diritto al cibo, alla vita, alla libertà, al lavoro e all’istruzione sono riconosciuti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dai patti internazionali giuridicamente vincolanti, ma sul pianeta 783 milioni di persone vivono in condizioni di insicurezza alimentare estrema mentre 3,1 miliardi soffrono di malnutrizione non potendosi permettere un’alimentazione corretta, con importanti conseguenze sulla salute. L’alimentazione scorretta è la principale causa di tutte le forme di malnutrizione: denutrizione, carenze di micronutrienti e obesità, oggi presenti nella maggior parte dei paesi e trasversali rispetto alle classi socioeconomiche. Eppure oggi, troppe persone soffrono la fame e non possono permettersi di seguire una dieta sana. Le persone più vulnerabili sono spesso costrette a consumare solo alimenti di base o prodotti a buon mercato – spesso malsani – mentre altre non hanno accesso a generi alimentari freschi o diversificati, non dispongono delle informazioni necessarie per adottare un regime alimentare nutriente o magari optano per la praticità. La fame e la malnutrizione sono inoltre aggravate da crisi prolungate nel tempo causate da fattori concomitanti come conflitti armati, fenomeni meteorologici estremi e shock economici. Nel loro complesso, i sistemi agroalimentari sono vulnerabili alle calamità e alle crisi, in particolare agli effetti del cambiamento climatico, ma allo stesso tempo generano inquinamento, degrado dei suoli, delle risorse idriche e dell’aria, e concorrono alle emissioni di gas a effetto serra e alla perdita di biodiversità. Con la trasformazione dei sistemi agroalimentari è realmente possibile mitigare il cambiamento climatico e garantire mezzi di sussistenza pacifici, resilienti e inclusivi per tutti.