Nella Giornata mondiale della Terra c’è un gesto semplice che possiamo fare, è scaricare la app Sprecometro possiamo avere la stima della nostra impronta ambientale.
Se i mari del pianeta sono invasi dalle plastiche, non sta meglio la Superficie Agricola Utilizzata (SAU), quella su cui si producono gli alimenti: la perdita di terreni coltivati determina un deterioramento degli ecosistemi, che porta a dissesti ambientali e sociali. Waste Watcher International ha calcolato quanti terreni coltivabili stanno producendo rifiuti alimentari domestici: in Italia lo spreco medio pro capite pari in Italia a 566.3 g secondo le rilevazioni del “Caso Italia” Waste Watcher (febbraio 2024), lo spreco alimentare nazionale vanifica e ‘brucia’ il raccolto di una Superficie Agricola Utilizzata (SAU) pari a 1,643 milioni di ettari e quindi quasi come l’estensione agricola di Belgio + Slovenia (1,833 milioni di ettari).
La Giornata della Terra è ora riconosciuta come il più grande evento civico del pianeta ogni anno. Lunedì 22 aprile c’è un gesto immediato ed efficace che tutti possiamo fare: scaricare la app Sprecometro, messa a punto dalla campagna Spreco Zero con l’Università di Bologna, e misurare la nostra impronta ambientale: calcolando l’impatto economico e l’impronta idrica del nostro spreco alimentare, ma anche l’impronta carbonica. Nel marzo 2024, l’impronta carbonica generata dallo spreco di 14.282 utenti della app Sprecometro è stata pari a 243.134 kg di CO2 equivalente, che corrispondono a 2.024.977 km di auto. È come se si facesse 50 volte il giro della Terra.