Giornata mondiale dell’Ambiente 2024
Non possiamo tornare indietro nel tempo, ma possiamo far crescere le foreste, far rivivere le fonti d’acqua e ripristinare i suoli. Siamo le generazioni che possono fare pace con la terra.
Dreamtime, è tempo di sognare: 5 giugno 2024, ripristino del territorio, contrasto della desertificazione, resilienza alla siccità.
Mercoledì 5 giugno è la Giornata mondiale dell’Ambiente, sarà il 52° anniversario di un momento dell’agenda mondiale che punta l’attenzione sui temi più rilevanti per il futuro della Terra. Se lo scorso anno si è parlato dell’invasione delle plastiche, dai mari alle terre emerse, l’appello globale 2024 della Giornata Mondiale dell’Ambiente è legato alle variazioni climatiche e si concentra sul ripristino del territorio, sulla desertificazione e sulla resilienza alla siccità per ricordarci che noi siamo “La nostra terra. Il nostro futuro. Siamo #GenerationRestoration”. Dal 1972 ad oggi il 5 giugno è il momento in cui le Nazioni Unite inviano un messaggio forte per incoraggiare la consapevolezza e l’azione a livello planetario a favore dell’ambiente. Il 2024 segna il 30° anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione. I dati contenuti nella Convenzione ci ricordano che fino al 40% del territorio del pianeta è degradato, e questa situazione minaccia direttamente metà della popolazione mondiale e impatta sulla metà circa del PIL globale, per oltre 44 trilioni di dollari. Il numero e la durata dei periodi di siccità sono aumentati del 29% dal 2000: Senza un’azione urgente, entro il 2050 la siccità potrebbe colpire oltre tre quarti della popolazione mondiale. L’impegno globale su questo tema non si fermerà il 5 giugno: dal 2 al 13 dicembre 2024 nella capitale dell’Arabia Saudita, a Riyadh, si svolgerà infatti la 16^ sessione della Conferenza delle Parti (COP 16) della Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione (UNCCD). Il ripristino del territorio è un pilastro fondamentale nel Decennio delle Nazioni Unite per il ripristino degli ecosistemi (2021-2030), un impegno determinante per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile.