GIORNATA MONDIALE DELLA METEOROLOGIA  

Il tema dell’edizione 2025 si focalizza sulla necessità di arrivare, tutti insieme con la ricerca e la sensibilizzazione, a una allerta tempestiva degli eventi climatici estremi.

Le piogge intense e minacciose dei giorni scorsi, con grandi piene e il rischio di alluvioni clamorose come l’Arno a Firenze, dimostrano una volta di più l’emergenza costante sul pianeta: un fenomeno ormai ricorrente a tutte le latitudini del mondo, dagli incendi periodici a Los Angeles allo scioglimento dei ghiacci in Groenlandia ma anche in montagna, un fenomeno che mette a repentaglio gli equilibri dei sistemi naturali, ad alta quota e con effetto domino, potenzialmente, anche a valle. La questione meteorologica è uno dei temi cruciali per il futuro della vita sulla Terra, ed esiste una data che ce lo ricorda, la Giornata mondiale della Meteorologia – World Meteorological Day, in calendario il 23 marzo – domenica prossima. Fondata nel 1961 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, la Giornata ricorda l’istituzione dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo-Omm), nel 1950. Il cambiamento climatico, nel tempo, è balzato al centro dell’attenzione del mondo: l’estate 2024 è stata la più calda mai registrata a livello planetario, a causa del riscaldamento globale. E con una temperatura media di 13,36°C, febbraio 2025 è stato il terzo febbraio più caldo mai registrato. Le condizioni di ingaggio della vita sulla terra stanno cambiando profondamente, e il contesto si complica con l’evoluzione geopolitica mondiale e la clamorosa uscita degli Stati Uniti dalla Convenzione di Parigi sul clima, per decisione del presidente USA Donald Trump.

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