«Ridurre lo spreco alimentare è un impegno alla base della nostra sostenibilità – ha dichiarato Mauro Lusetti, Presidente di Conad – Per questo lavoriamo per avere nei negozi quello che è richiesto dai clienti e ritirare i prodotti in scadenza per donarli ai bisognosi. Promuoviamo anche programmi informativi per i consumatori, soprattutto i più giovani, e appoggiamo con convinzione Waste Watcher». Il Presidente di Emil Banca Gian Luca Galletti ha sottolineato che «oltre a sostenere Spreco Zero e i progetti del professor Segrè da sempre, grazie alla collaborazione con i tecnici dell’Osservatorio Waste Watcher International, stiamo portando avanti un progetto per ridurre gli sprechi alimentari che coinvolge circa 400 nostri collaboratori e le loro famiglie. In tre anni li abbiamo ridotti di circa il 15%, l’obiettivo è quello di dimezzarli entro il 2030». «Definire le persone solo come consumatori – ha evidenziato il CEO di Natura Nuova Gabriele Longanesi, Presidente Cluster Agrifood Emilia-Romagna – limita la comprensione del loro ruolo nel sistema alimentare. Attraverso l’adozione delle buone pratiche suggerite dallo Sprecometro, possiamo favorire un approccio consapevole alle risorse ambientali, con l’obiettivo di creare valore restituendo più di quanto si utilizza e ridurre gli sprechi». Paolo Cristofori, Direttore Generale Fruttagel, ha ricordato che «l’azienda continua a sostenere con entusiasmo i lavori dell’Osservatorio Waste Watcher, rappresentando principi caratterizzanti per una realtà di trasformazione dei prodotti agricoli. Proseguiamo a lavorare Waste Watcher anche per sviluppare ulteriori buone pratiche e progredire nella riduzione dello spreco dei prodotti e delle stesse materie prime che stano all’origine dei nostri processi, sia nella nostra attività che verso i consumatori». Mattia Grillini, Vicepresidente di Camst group, nel suo video intervento ha annunciato «la partnership triennale con Last Minute Market, finalizzata all’introduzione dell’app Sprecometro nelle mense scolastiche. Questo accordo rappresenta un ulteriore passo nel nostro impegno per la riduzione dello spreco alimentare e l’educazione delle nuove generazioni a un consumo più consapevole e sostenibile. Ridurre lo spreco alimentare significa tutelare il pianeta, rispettare il lavoro di chi produce il cibo e migliorare la qualità della ristorazione scolastica». Paolo Pasini, Responsabile Relazioni Istituzionali Unitec, ha ricordato che «l’azienda si occupa di produrre tecnologie innovative calibratrici e selezionatrici della qualità, e quanto più efficacemente agisce, tanto più riesce a prevenire o ridurre gli sprechi. Nei casi di frutta e verdura che presentassero caratteristiche di minore appetibilità, il nostro sistema si focalizza sul riutilizzo e questi alimenti, destinati ad altro impiego, come i succhi e pure di frutta. In questo modo, grazie ad una costante attenzione all’innovazione tecnologica, riduciamo drasticamente gli sprechi». E l’Ambasciatore di Buone Pratiche della campagna Spreco Zero, Filippo La Mantia cuoco e oste, ha ricordato che «la cucina è sempre in prima fila per eliminare lo spreco alimentare: l’educazione alimentare è una questione culturale, dobbiamo riprendere la tradizione delle case italiane nelle quali non si buttava via nulla, in cucina. Anziché riempire i frigoriferi, facciamo la spesa quando realmente serve, ed evitiamo di utilizzare criteri estetici che spesso portano e disfarsi del cibo perfettamente edibile».