IL CIBO COME STRUMENTO D’AMORE: ECCO CHI È FILIPPO LA MANTIA, DA SEMPRE IMPEGNATO NELLE CAUSE SOCIALI, PREMIO ARTUSI 2024. 

Nato a Palermo nel 1960, Filippo La Mantia è cresciuto in una famiglia in cui il cibo, come in molte famiglie del Sud Italia, ha un valore culturale ed emotivo immenso. Per La Mantia, il cibo è sempre stato un mezzo di amore, tradizione e convivialità familiare. «Siamo felici e orgogliosi di poter contare sulla partecipazione attiva di Filippo La Mantia nella sensibilizzazione dei cittadini – dichiara il fondatore della campagna Spreco Zero, Andrea Segrè – Il 4 febbraio sarà fra i protagonisti degli eventi ufficiali della 12^ Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare». Sono stati ambasciatori di buone pratiche nelle precedenti edizioni della campagna Spreco Zero: Susanna Tamaro, Paolo Rumiz, Moreno Cedroni, Francesco Tullio Altan, Giobbe Covatta, Neri Marcorè, Veronica Pivetti, Luca Mercalli, Eliana Liotta, Massimo Cirri, Andrea Maggi, Cristina Bowerman. 

Data importante per Filippo La Mantia è il 2001, quando decide di abbracciare la sua passione e diventare cuoco, dopo anni di cucina informale per amici durante vacanze e occasioni sociali. Trasferitosi a Roma, inizia a cucinare in case private, sperimentando e imparando da ogni esperienza. Questa fase ha plasmato la sua filosofia culinaria: cibo semplice e accessibile che porta gioia alle persone e le invita a tornare. Nel 2013, La Mantia si è trasferito a Milano per realizzare il sogno di una vita: aprire il proprio ristorante. Questo spazio è presto diventato un luogo dinamico con colazioni, pranzi, aperitivi, musica, una biblioteca e un ristorante à la carte, dove le persone possono rilassarsi, godere e connettersi. Durante tutta la sua carriera, La Mantia è stato profondamente impegnato in cause sociali. Ha collaborato per oltre 30 anni con organizzazioni come Save the Children, Operation Smile, Fondazione Rava, Emergency, Medici Senza Frontiere e molte altre. Nel 2021 ha ricevuto l’Ambrogino d’Oro dal Comune di Milano per aver fornito migliaia di pasti agli operatori sanitari dell’Ospedale Niguarda durante la pandemia da COVID-19. Nel 2024, ha ricevuto il Premio Pellegrino Artusi per il suo impegno umanitario a favore dei detenuti e nelle zone di conflitto. Da 28 anni, La Mantia è coinvolto in progetti nelle carceri italiane, collaborando con Prison Fellowship per offrire pranzi di Natale ai detenuti, fornendo loro sostegno e conforto attraverso il cibo. Filippo La Mantia, orgoglioso delle sue radici siciliane, si identifica profondamente con la sua Palermo. Libero dal bisogno di adattarsi a un modello predefinito, Filippo La Mantia continua a percorrere la sua strada, celebrando la semplicità, la connessione e la gioia del cibo. 

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