LA NUOVA SURVEY WASTE WATCHER HA PUNTATO I RIFLETTORI ANCHE SUGLI ESERCIZI PUBBLICI, PER PROMUOVERE LA PREVENZIONE DEGLI SPRECHI EVITANDO DI GETTARE IL CIBO CHE RESTA NEI PIATTI QUANDO SIAMO AL RISTORANTE.

FOCUS SUL NUOVO CODICE DELLA STRADA E IL VINO NON CONSUMATO PER RISPETTARE I LIMITI.

Il Rapporto “Il caso Italia” 2025 dell’Osservatorio Waste Watcher International esamina lo spreco alimentare in relazione anche alla ristorazione e alle abitudini di fruizione del cibo al ristorante. Ma non solo: «un focus del Rapporto si focalizza infatti sul vino non consumato nei locali, alla luce del nuovo Codice della Strada – spiega Carlo Montalbetti, Direttore Generale Comiecoil 48% degli intervistati – quindi 1 consumatore su 2 – si dichiara disponibile a portarlo a casa; meglio se in uno shopper o un contenitore in carta per il 53%. Carta e cartone vengono percepiti sempre di più come materiali “antispreco” per la loro riciclabilità (indicata dal 48% degli intervistati), maggiore compatibilità con l’ambiente e compostabilità” Numeri che confermano come Rimpiattino, contenitore per il cibo (riutilizzabile e riciclabile, destinato al cibo e al vino non consumati nei ristoranti) ideato 10 anni fa in collaborazione con Fipe per incentivare comportamenti responsabili, rappresenti sempre di più un valido strumento per rafforzare, promuovere e diffondere la cultura antispreco e le buone pratiche come la raccolta differenziata e il riciclo di carta e cartone». 

Aspetto cruciale per la prevenzione degli sprechi al ristorante è certo la possibilità di contare sul contenitore Rimpiattino per portare a casa il cibo non consumato: l’88% dei ristoranti e pizzerie e il 77% dei bar e birrerie considera importante o addirittura urgente la questione degli sprechi di cibo nei locali pubblici. Il 44% dei consumatori dichiara di mangiare sempre tutto quello che ordina, mentre il 36% – 1 italiano su 3 – dichiara di chiedere di portare a casa gli avanzi e solo il 10% spiega che lascia il cibo nel piatto perché lo imbarazza chiedere di portare a casa il cibo non consumato. Al momento di portare a casa gli avanzi, secondo il 54% dei consumatori solitamente il ristorante o locale ritira il cibo avanzato e lo inserisce in appositi contenitori, e per il 40% degli intervistati fornisce i contenitori dove inserire il cibo avanzato da portare a casa. Solo il 5% dei consumatori dichiara che il ristorante non ha contenitori per portare il cibo avanzato a casa o non prevede questa possibilità. Fra le strategie per ridurre lo spreco, il 68% degli intervistati ritiene utile la possibilità di acquistare prodotti sfusi o alla spina e il 67% acquisterebbe prodotti scontati in scadenza o che hanno superato da poco il termine minimo di conservazione. Il 54% chiede che sistematicamente siano messi a disposizione contenitori per portare a casa il cibo avanzato e il 48% che la possibilità di portare a casa avanzi venga suggerita dal personale di sala, il 42% che ci sia sempre possibilità di scegliere la mezza porzione. L’Osservatorio Waste Watcher International continua a lavorare per mappare lo spreco alimentare su scala nazionale e internazionale, e per fornire strumenti di policy utili a contrastarlo, promuovendo diete sane e sostenibili.

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