L’acqua è vita, l’acqua è cibo. Non lasciare nessuno indietro
Istituita nel novembre 1979 dai Paesi membri della FAO durante la 20° Conferenza Generale dell’Organizzazione, la Giornata mondiale dell’Alimentazione – World Food day, 16 ottobre – è una delle più celebrate ricorrenze delle Nazioni Unite, e si propone di mobilitare un’azione globale per la trasformazione sostenibile del sistema agroalimentare. Con il tema del 2023, “L’acqua è vita, l’acqua è cibo. Non lasciare nessuno indietro”, la Giornata vuole evidenziare la drammatica criticità di oltre 2,4 miliardi di persone che vivono nei Paesi con stress idrico, e di ulteriori 600 milioni di cittadini del mondo che, strettamente connessi per la loro sopravvivenza ai sistemi alimentari acquatici, devono far fronte all’inquinamento e al degrado degli ecosistemi. così come agli impatti dei cambiamenti climatici. Celebrata in più di 150 Paesi, la Giornata mondiale dell’Alimentazione, quest’anno in calendario nel corso di gravi conflitti che minacciano il pianeta, può essere ancora una volta punto di incontro per governi, imprese e organizzazioni della società civile, con l’obiettivo di affrontare insieme la piaga della fame e della malnutrizione, promuovendo al tempo stesso la consapevolezza sull’impatto della gestione responsabile dell’acqua nei sistemi agroalimentari e il buon uso dell’acqua nella produzione alimentare. Ë utile quindi citare alcuni della app Sprecometro: l’impronta idrica complessiva dello Sprecometro è di 2.613.897 litri d’acqua (più di 5 piscine olimpioniche). Il solo spreco alimentare domestico (dati settembre 2023) vale 140,182 miliardi di litri d’acqua. Provando a dare un’idea dell’imponenza del numero, tutta la produzione italiana di acqua in bottiglia
si attesta a 14,5 miliardi di litri, cioè quasi di dieci volte inferiore all’impronta idrica dello spreco alimentare domestico in Italia.
WORLD FOOD DAY 2023
LA CAMPAGNA SPRECO ZERO FA TAPPA A COPENAGHEN!
IN OCCASIONE DELLA CENA #SPRECOZERO CON SUA ALTEZZA
REALE, LA PRINCIPESSA MARIE. E LE SCUOLE DANESI INCONTRANO
SPRECOMETRO …
E proprio oggi Andrea Segrè, fondatore della campagna Spreco Zero, sarà fra gli ospiti della cena annuale internazionale promossa dal movimento danese Stop Wasting Food (Stop Spild Af Mad) e organizzata quest’anno nella sede dell’Ambasciata italiana in Danimarca. All’evento, che prende il via alle ore 19, parteciperà come ospite d’onore Sua Altezza Reale la Principessa Marie di Danimarca. Sarà l’occasione per un “mini-vertice” di alto livello sul tema delle perdite e sprechi alimentari, per offrire nuove idee e buone pratiche collegate in particolare all’obiettivo di sviluppo sostenibile 12.3 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Con l’Ambasciatrice italiana in Danimarca Stefania Rosini e la fondatrice del movimento Stop Wasting Food Selina Juul interverranno anche Mogens Lykketoft, già presidente della 70a Assemblea generale delle Nazioni Unite, Christophe Parisot Ambasciatore di Francia in Danimarca, Rosa Rolle senior Enterprise Development Officer presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e Sebastian H. Mernild, capo del Cluster climatico SDU e autore principale del rapporto AR6 sul clima del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC). Il menu sarà preparato con cibo di recupero dalle eccedenze alimentari. Il Prof. Segrè nel suo discorso di apertura porterà l’esperienza della
Campagna Spreco Zero e in particolare gli esisti dell’adozione dello Sprecometro nelle scuole di lingua italiana in Danimarca.
FRUTTA E VERDURA RESTANO IL CIBO PIÙ SPRECATO, IN ITALIA E NEL MONDO.
Lo testimonia il Cross Country report 2023 dell’Osservatorio Waste Watcher International, diffuso il 29 settembre in occasione della 4^ Giornata internazionale di consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari: ancora una volta è la frutta fresca l’alimento più sprecato del pianeta. Un dato che si dimostra plebiscitario e svetta sia in Italia (33%) che in Spagna (40%), Paesi accomunati nelle abitudini di Dieta mediterranea. Ma lo stesso accade in Germania (30%), Stati Uniti (32%), e in Francia, Olanda e Regno Unito, con l’eccezione del solo Azerbaijan dove si sprecano innanzitutto i cibi pronti. A contendersi il secondo posto di alimento più sprecato sono le insalate (in Italia al 24% e in Francia, Regno Unito e USA), e la verdura in Olanda, ma anche cipolle, aglio e tuberi in Francia, Spagna e Azerbaijan. In Germania capita di sprecare in misura notevole affettati e pane confezionato, in Spagna pane fresco, in Azerbaijan persino la carne rossa.
Approda in Danimarca anche Sprecometro, l’app istituzionale sviluppata dall’Osservatorio Waste Watcher International su cibo e sostenibilità, gratuitamente scaricabile qui sotto.
Dopo che le scuole superiori italiane di tutta Italia hanno testato Sprecometro e imparato a usarla per prevenire gli sprechi del cibo in famiglia, a suola o con gli amici, la app sarà illustrata dal Direttore Scientifico Waste Watcher Andea Segrè per l’utilizzo anche nelle scuole danesi. Nei suoi primi 8 mesi di sperimentazione, dal 31 gennaio 2023 ad oggi, l’app è stata adottata da oltre 10mila cittadini, monitorando un’impronta idrica complessiva di ben 2.613.897 litri d’acqua, pari a una estensione di oltre 5 piscine olimpioniche. Lo spreco alimentare: domestico monitorato dagli utenti di Sprecometro vale 140,182 miliardi di litri d’acqua: e considerato che la produzione italiana di acqua in bottiglia si attesta su 14,5 miliardi di litri (quasi un decimo dell’impronta idrica dello sperpero domestico di alimenti in Italia), risulta evidente che gettare il cibo corrisponde anche a un ingiustificabile spreco di risorse idriche impiegate per la produzione agroalimentare. Vale circa 96000 € il cibo che è stato registrato come spreco attraverso l’adozione di Sprecometro, per un impatto ambientale pari a 44100 kg di CO2 equivalenti. Sprecometro è uno strumento quotidiano per vivere in modo sostenibile: una piattaforma di aggregazione con oltre 100 gruppi attivi in Italia fra Comuni, Scuole, Aziende, famiglie, ed è stata realizzata attraverso il lavoro del Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari dell’Università di Bologna e Last Minute Market impresa sociale. L’app offre inoltre contenuti educativi per aiutare i cittadini a prevenire lo spreco di cibo e adottare diete
sane e sostenibili in collaborazione con il Gruppo Smartfood dell’Istituto Europeo di Oncologia e Slow Food Italia.
“SE DICI BIO”, IL BIOLOGICO CON PAROLE NUOVE. UN
PROGETTO DI ALCE NERO PER UNA NARRAZIONE
CREATIVA E LONTANA DAGLI STEREOTIPI.
16 parole per raccontare cosa c’è dietro e dentro al biologico, 16 parole nuove che rispondono alla domanda “Se dici bio dici?”. Nasce così il progetto Se dici bio di Alce Nero, frutto di un lavoro che ha percorso tre raccolti e che ha dato vita ad una collezione composta da 16 pubblicazioni cartacee, 16 poster e 16 video. Si tratta di un viaggio narrativo che documenta, dal 2021 al 2023, il mondo produttivo del marchio pioniere del biologico. Ad ogni parola è stato associato un prodotto o una filiera, ciascuno oggetto di uno specifico approfondimento. Il progetto ha così l’intento di restituire ricchezza, bellezza, profondità e dignità a un modo di coltivare e produrre cibo che ne preserva il gusto, la qualità, il potere di nutrire. Ma non solo. Con questa iniziativa, Alce Nero vuole raccontare che quello che si impegna a portare in tavola con i suoi prodotti non è solo cibo, ma un contributo al benessere delle persone e del Pianeta, in una prospettiva orientata al futuro. L’importanza di fare le scelte giuste, di avere cura di sé e dell’ambiente, pensando alla vita di tutti, guardando al domani: scegliere un prodotto Alce Nero significa condividere questa visione e prenderne parte, significa anche dare valore alla bellezza dei nostri paesaggi, con la loro biodiversità e i loro suoni, e contribuire a ritrovarli domani come oggi, luoghi preziosi, capaci di emozionare. Tutti i testi sono contributi editoriali inediti scritti per Alce Nero da esperti e autori su temi quali alimentazione, agronomia, sostenibilità, sociologia e molto altro. Un lavoro reso possibile grazie alla collaborazione e alla disponibilità di soci, agricoltori, trasformatori, agronomi, persone di Alce Nero, consulenti e professionisti, intervistati nello stesso arco di tempo. Un progetto che ha richiesto tempistiche lunghe, nel rispetto dei tempi e delle esigenze della terra, della coltivazione, del raccolto, e anche degli stessi agricoltori e trasformatori. Il progetto è consultabile online qui ed è fruibile in forma cartacea attraverso pubblicazioni e poster diffusi con singole iniziative sulla piattaforma e commerce del marchio. Le parole protagoniste del progetto e le materie prime collegate sono: Futuro (miele), Nutrimento (olio extravergine di oliva), Varietà (pomodoro), Suono (frutta), Saper Fare (legumi), Risorse (riso), Giusto (cacao, zucchero e caffè certificati Fairtrade), Bellezza (ortaggi), Fertilità (farro), Resilienza (sorgo e miglio), Responsabilità (grano duro), Comunità (grano duro Cappelli), Gusto (cibo), Vita (biologico), Cura (i prodotti), Alce Nero (le origini del marchio).