Strutturata attraverso una convenzione fra la Regione Emilia-Romagna e Arpae, è la prima Rete dei Frutteti della Biodiversità mai realizzata in Italia, costituita da 8 giardini/frutteti dove si conservano i gemelli delle piante da frutto più antiche della regione: esemplari che non hanno neppure bisogno di trattamenti antiparassitari.
Sono stati così riprodotti e messi a dimora i “fratelli” dei più vecchi alberi da frutto della regione, a sostegno del recupero e della conoscenza di quelle varietà che sono parte della storia del territorio, ma che purtroppo sono a
rischio di estinzione. Attraverso questi piccoli frutteti, vere e proprie banche genetiche, sarà possibile, in base alla Legge regionale n. 1 del 29/01/08, conservare il germoplasma delle antiche varietà fruttifere della regione, farlo conoscere e metterlo a disposizione per la ricerca futura. La Regione Emilia-Romagna è impegnata su questo fronte, sia sul piano legislativo sia su quello dell’azione concreta, in tal senso ha affidato ad Arpae un’attività di monitoraggio e prevenzione sulla base di una specifica convenzione. Menzione speciale nella stessa categoria per Agro-biodiversità Sardegna.