Nel 2024 fa il suo esordio il nuovo Osservatorio di Sprecometro per la ristorazione e il consumo di cibo fuori casa, permetterà di misurare quanto cibo sprechiamo ogni volta che non mangiamo a casa, e l’impatto di questo spreco sull’ambiente. Sprecometro si evolve, per diventare uno strumento rilevatore di sprechi per tutti i pubblici esercizi e anche nelle mense scolastiche grazie al nuovo progetto Camst Group.
Sprecometro si evolve, , per diventare uno strumento rilevatore di sprechi anche nei bar, pizzerie, ristoranti, e per le mense scolastiche ed aziendali. Basterà, nella fase di inserimento di un alimento sprecato, selezionare l’opzione “fuori casa” oppure “in mensa”. Questa novità consente di visualizzare l’aggregato di tutti gli sprechi registrati al di fuori dell’ambiente domestico, ampliando così la portata dell’applicazione e offrendo una panoramica completa sugli sprechi alimentari a livello più ampio.
Aspetto particolarmente importante è la sensibilizzazione che dal 2024 verrà avviato nelle scuole italiane per favorire maggiore consapevolezza nel merito e la svolta culturale sul tema: dal prossimo anno scolastico 2024/2025, infatti, Sprecometro sarà al centro del progetto educativo promosso e organizzato da Camst group e curato dal team di progettazione di Sprecometro. Agli istituti scolastici verrà fornita l’app con una sezione a loro dedicata, nella quale gli insegnanti potranno iscrivere le proprie classi e iniziare così il monitoraggio alimentare. Saranno misurati automaticamente, in grammi, gli sprechi attuati dalle singole classi, e ne verrà valutato l’impatto, in termini di impronta idrica e carbonica, sull’ambiente. In base ai risultati ottenuti, agli insegnanti saranno poi forniti materiali informativi – video, schede e quiz – che potranno utilizzare per sensibilizzare i bambini sul tema per prevenire gli sprechi e potenziare le buone pratiche di educazione alimentare. Il database degli alimenti sul menù di Camst group verrà aggiornato con la stima degli impatti ambientali – CO2 e H2O – dei piatti proposti nelle mense delle scuole. Questo servirà ad abituare anche i più piccoli a compiere scelte alimentari consapevoli e far loro comprendere la portata dell’impatto ambientale che un atto quasi inconsapevole, come quello di gettare via il cibo, può provocare. «Da sempre la nostra azienda è impegnata in concrete attività di educazione alimentare all’interno scuole – sottolinea Tonia Sorrentino, responsabile del progetto Sprecometro per Camst group. – Siamo convinti che, attraverso lo sviluppo di una maggiore consapevolezza sul valore del cibo e sugli effetti negativi che il suo spreco può avere per l’ambiente e per noi stessi, si possano raggiungere obiettivi importanti quali quello dello spreco zero. L’importanza di agire sulle nuove generazioni ci spinge quindi a mettere in campo quante più azioni educative possibili che vadano in questa direzione».