PARTE OGGI LA 13^ EDIZIONE DEL PREMIO VIVERE A SPRECO ZERO!

CITTADINI, ENTI PUBBLICI, IMPRESE, ASSOCIAZIONI, SCUOLE: UN RICONOSCIMENTO ALL’ITALIA SOSTENIBILE.

Mancano solo 5 anni al traguardo degli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, era stata adottata esattamente 10 anni fa, nel 2015. Ma ancora non sappiamo se quegli Obiettivi saranno centrati, o meno: spesso perché non li conosciamo concretamente e non sono stati misurati. La campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero lo ha fatto per l’obiettivo 12.3: ogni italiano, dal 2025 al 2030, dovrà tagliare 50 grammi settimanali del suo spreco di cibo, e arrivare nel 2030 a un massimo di 368,7 grammi di cibo gettato a settimana. «Ma sappiamo che l’Agenda 2030 prevede molti altri obiettivi – spiega Andrea Segrè, fondatore e direttore scientifico della campagna Spreco Zero – Per questo, a cinque anni dal 2030 è urgente attivarci in direzione delle buone pratiche di sostenibilità e il Premio Vivere a spreco zero rilancia la sua sfida:  parte oggi, martedì 25 febbraio, la sua XIII edizione rivolta proprio a tutti: cittadini, associazioni, enti pubblici, imprese e scuole:  un format nato nel 2012 per valorizzare i progetti, le idee, le azioni concrete e virtuose nell’ambito del contrasto allo spreco di alimenti, acqua, energia, della prevenzione dei rifiuti, degli acquisti verdi nella pubblica amministrazione, della mobilità sostenibile, della riduzione del consumo di suolo, dell’uso efficiente delle risorse naturali, dell’educazione alimentare e alla sostenibilità. Un Premio dedicato alle azioni e ai progetti innovativi potenzialmente replicabili in altri contesti, perché le buone pratiche individuate e condivise, adottate sul territorio nazionale da soggetti pubblici e privati, sono esperienze rilevanti e innovative, ed è importante favorirne la diffusione e la replicazione.

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