Enti pubblici, imprese, scuole, cittadini, associazioni
PARTECIPA ANCHE TU!
Premio Vivere a Spreco Zero, edizione 2024
Vincitori Premio Vivere a Spreco Zero 2024
VINCITORE
Agrintesa
VINCITORE
Rete dei Frutteti della Biodiversità
MENZIONE SPECIALE
Rete dei Frutteti della Biodiversità
VINCITORE
The Circle
MENZIONE SPECIALE
Rete dei Frutteti della Biodiversità
VINCITORE
Progetto Food Game
VINCITORE
“Pasta e Fagioli… con l’Olio – La Dieta Mediterranea Ti fa bene” Progetto di Educazione Ambientale Nodo InFEA Città Metropolitana di Messina
VINCITORE
Elisabetta Moro e Marino Niola autori di “Mangiare come Dio comanda” (Giulio Einaudi Editore)
VINCITORE
Francesco (Jorge Mario Bergoglio), autore di “Laudate Deum – Esortazione apostolica a tutte le persone di buona volontà sulla crisi climatica” (Libreria Editrice Vaticana)
Cristina Bowerman, Ambasciatrice Buone Pratiche campagna Spreco Zero 2024
La Fotogallery del Premio SprecoZero 2023
IL PREMIO VIVERE A SPRECO ZERO
Sin dalla prima edizione della campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero, promossa da Last Minute Market impresa sociale spin off accreditato dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, è maturata l’idea di un contest annuale rivolto ad enti pubblici, imprese, scuole, associazioni, cittadini, per riconoscere, promuovere e incoraggiare, favorendone la condivisione, le migliori buone pratiche che, a partire dalla prevenzione e riduzione dello spreco alimentare, rientrino a pieno titolo nelle esperienze di economia circolare e sviluppo sostenibile.
Il Premio Vivere a Spreco Zero è nato proprio nel 2012 per valorizzare azioni concrete e virtuose nell’ambito del contrasto allo spreco di alimenti, acqua, energia, della prevenzione dei rifiuti, degli acquisti verdi nella pubblica amministrazione, della mobilità sostenibile, della riduzione del consumo di suolo, dell’uso efficiente delle risorse naturali, dell’educazione alimentare e alla sostenibilità.
Un Premio dedicato alle azioni e ai progetti innovativi potenzialmente replicabili in altri contesti perché le buone pratiche individuate e condivise, adottate sul territorio nazionale da soggetti pubblici e privati, sono esperienze rilevanti e innovative, ed è importante favorire la diffusione e la replicazione. Un Premio in linea con la “Farm to Fork strategy” dell’Unione Europea dove la Commissione si impegna a contrastare lo spreco alimentare, in linea con l’obiettivo 12.3 dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, favorendo anche la diffusione di buone pratiche tra i differenti attori della filiera alimentare.
La I edizione del Premio Vivere a #sprecozero è stata istituita riprendendo la denominazione e gli obiettivi del saggio “Vivere a Spreco Zero. Una rivoluzione alla portata di tutti” (Marsilio 2011) di Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market. Da allora il Premio si è sviluppato come contest annuale ampliando la platea e le categorie coinvolte.
Dalla III edizione il Premio ha introdotto i “testimonial” e ambasciatori di buone pratiche, riconoscendo l’impegno di personalità della cultura, della scienza, dello spettacolo e dell’universo “food” nella comunicazione dei valori legati alla sostenibilità. Sono stati testimonial del Premio, dal 2015 ad oggi, la scrittrice Susanna Tamaro, lo scrittore Paolo Rumiz, lo chef stellato Moreno Cedroni, il disegnatore e vignettista Francesco Tullio Altan, gli artisti Giobbe Covatta e Neri Marcorè, l’attrice, autrice e conduttrice Tv Veronica Pivetti, il climatologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli, la divulgatrice scientifica Eliana Liotta e lo psicologo, scrittore e giornalista Massimo Cirri, l’insegnante e scrittore Andrea Maggi e per l’edizione 2024 Cristina Bowerman, una stella Michelin, membro Chefs Manifesto e Ambasciatrice della sostenibilità in cucina.
LA XII EDIZIONE DEL PREMIO: 2024
Pandemia, guerra, cambiamenti climatici, crisi economica e ambientale hanno non solo allontanato ma anche messo in discussione il raggiungimento dei principali Goal posti dall’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e le strategie ambiziose dell’Unione Europea come il Green Deal europeo che traccia la strada che l’Europa deve seguire per diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050 al cui centro troviamo la “Farm to Fork Strategy”, il piano d’azione che affronta in modo ampio e complessivo le sfide per la realizzazione di un sistema alimentare sostenibile, basato sul trinomio persone sane, società sane e pianeta sano. Nonostante le difficoltà queste “sfide” devono rimanere in campo e al centro dell’azione sia delle istituzioni che dei singoli cittadini. I vantaggi della transizione ad un sistema alimentare più sostenibile e resiliente sono sottolineati, tra gli altri, anche al punto 3 dell’Obiettivo 12 degli SDGs, dove si cita esplicitamente lo spreco alimentare e il traguardo della sua riduzione del 50% entro il 2030. Un traguardo ancora possibile.
L’invito a dotarsi di strumenti adeguati alla condivisione e la valorizzazione delle buone pratiche di prevenzione dello spreco era, tra l’altro, già presente nella Risoluzione del Parlamento Europeo 2012 e nelle “Guidelines on the preparation of food waste prevention programme”, della Commissione Europea, ed è espressamente richiamato dall’art. 180 comma 1, lettera 1 quinquies del DLgs 152/063. Per questo il Premio Vivere a Spreco Zero sostiene e favorisce la mappatura, la condivisione e la valorizzazione sistematica delle buone pratiche di prevenzione e riduzione degli sprechi alimentari. Sono state introdotte, via via, categorie strategiche che guardano all’impegno globale per lo sviluppo sostenibile, e alle scelte prioritarie indicate dalle Nazioni Unite, come la biodiversità, il focus sull’adozione di diete sane e sostenibili come la Dieta mediterranea, sulla mobilità sostenibile, sull’economia circolare e sulla prevenzione degli sprechi nell’ortofrutta, settore storicamente al vertice della nefasta hit parade degli sprechi alimentari domestici.
Nell’edizione 2024 il focus del Premio sarà dedicato ad azioni e soluzioni atte a prevenire, nel sistema agro-alimentare, gli eventi estremi legati al riscaldamento globale.
Buone pratiche per tutti, quindi, perché tutti siamo chiamati a iscriverci alla corsa a ostacoli degli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Arrivare al traguardo nei tempi utili significa individuare e replicare ogni giorno le azioni e i progetti efficaci, innovativi e potenzialmente centrati sulla riduzione degli sprechi e sull’uso efficiente delle risorse, così come auspicato anche dalla Commissione.
COME PARTECIPARE ALLA CALL DELLA CAMPAGNA SPRECO ZERO
Sei un ente pubblico, un’impresa, un’associazione, una scuola o un/una cittadino/a?
Hai promosso e/o sostenuto misure, azioni o progetti in grado contrastare e/o prevenire lo spreco alimentare, e/o ulteriori azioni concrete che rientrano nelle categorie dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile con particolare riferimento agli eventi estremi legati al riscaldamento globale
Hai promosso o sostenuto, all’interno della realtà di formazione misure, azioni o progetti in grado di sensibilizzare gli studenti e le loro famiglie sul tema dello spreco alimentare, promuovendo al tempo stesso l’educazione alimentare e i valori dell’alimentazione sana e sostenibile?
Hai promosso e/o sostenuto un significativo progetto caratterizzato da innovazione digitale e/o tecnologica che abbiano contribuito in misura comprovata alla prevenzione/riduzione dello spreco alimentare e/o alla sensibilizzazione sui temi dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile?
Hai promosso e/o sostenuto un progetto che promuove la Dieta Mediterranea, patrimonio Unesco dal 2010 ed universalmente riconosciuta quale stile di vita sano e sostenibile?
Hai promosso e/o sostenuto un progetto in Italia nell’ambito della formazione sociale e didattica in tutela della Biodiversità del pianeta
Hai promosso e/o sostenuto un progetto che coniuga l’impegno per la prevenzione e riduzione degli sprechi, degli scarti e dei rifiuti al concetto di economia circolare?
Hai pubblicato o pubblicherai nel 2023 un saggio, un romanzo, un racconto sui temi legati all’economia circolare e allo sviluppo sostenibile?
BENE, ALLORA CANDIDATI! https://www.sprecozero.it/premio-a-vivere-sprecozero-edizione-2024/#candidatura2024
Le candidature dovranno pervenire fra il 21 giugno e il 15 novembre 2023 attraverso il form pubblicato nella homepage del sito sprecozero.it
I vincitori saranno premiati durante l’evento di celebrazione (data da definire) della Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare (5 febbraio 2024) e durante l’evento di celebrazione (data da definire) della Giornata Internazionale di Consapevolezza delle perdite e dello spreco alimentare/International Day of Awareness of Food Loss and Waste (29 settembre 2024).
LA GIURIA DEL PREMIO
La Giuria del Premio Vivere a Spreco Zero, presieduta dal fondatore Last Minute Market e Spreco Zero Andrea Segrè, Professore ordinario di Economia circolare e politiche per lo sviluppo sostenibile all’Università di Bologna, è composta da un team di giornalisti e voci di riferimento in tema di sostenibilità: sono Roberta Badaloni redazione TG1, Antonio Cianciullo, responsabile canale Ambiente “Terra”/HuffPost, Massimo Cirri Caterpillar Rai Radio2, Luca Falasconi docente Università di Bologna e coordinatore scientifico del Premio Vivere a Spreco Zero, Marco Fratoddi direttore responsabile Sapere Ambiente, Roberto Giovannini giornalista, Elisabetta Guidobaldi giornalista Agenzia Ansa – caposervizio, Cristina Nadotti redazione La Repubblica /Green&Blue, redazione Prometeo/Agenzia Adnkronos con Loredana Errico, Francesca Romano, Stefano Rodi redazione Sette / Corriere della Sera, Edoardo Vigna, Daniela Volpe project manager campagna Spreco Zero e curatrice del Premio.La Giuria sarà affiancata per ciascuna categoria da un rappresentante dell’azienda partner abbinata.
Presidente di Giuria: Andrea Segrè – Curatore scientifico: Luca Falasconi
Ideatrice / project manager: Daniela Volpe
Coordinamento segreteria: Anna Barbero
Comunicazione: studio Vuesse&c, Alessia Petrilli
Info, bando e aggiornamenti: www.sprecozero.it
AMBASCIATORI BUONE PRATICHE 2015-2023:
Sono stati testimonial di Buone Pratiche del Premio Vivere a Spreco Zero, dal 2015 ad oggi: gli scrittori Susanna Tamaro (2015) e Paolo Rumiz (2016), lo chef Moreno Cedroni (2016), il cartoonist Francesco Tullio Altan (2017), gli artisti Giobbe Covatta (2018), Neri Marcorè (2019), Veronica Pivetti (2020), Luca Mercalli (2022) e Andrea Maggi (2023).
NEWS SULL' EVENTO
Bestpratice, le Buone Pratiche che fanno bene al pianeta: ecco i finalisti del Premio Vivere a #sprecozero 2024
Cinque categorie legate a temi strategici della sostenibilità: il rispetto della Biodiversità, la crisi idrica planetaria, l’empowement nella consapevolezza dei giovani e dei cittadini, la
Cristina Bowerman è l’Ambasciatrice di buone pratiche della campagna Spreco Zero, e della Giornata 2024 di Prevenzione!
«La sostenibilità è una scelta di vita nella quale è necessario credere. Io ci credo. e penso che il role modeling, l’esempio, sia fondamentale per dimostrare che
Ambasciatori di buone pratiche campagna sprecozero 2022
Eliana Liotta, Divulgatrice scientifica, Ambasciatore Buone Pratiche campagna Spreco Zero 2022
Eliana Liotta è giornalista e autrice di best seller, tra cui La Dieta Smartfood, in collaborazione con lo Ieo-Istituto europeo di oncologia, tradotta in oltre 20 Paesi. Il suo ultimo saggio per La nave di Teseo è Il cibo che ci salverà – La svolta ecologica a tavola per aiutare il pianeta e la salute, da cui ha tratto cinque lezioni in onda su Rai 1 (disponibili su Raiplay). È docente al Master in Comunicazione della Scienza e della Salute all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, un corso di alta specializzazione in cui insegna Editoria. Su nomina del Comune di Milano, è vicepresidente del Teatro Dal Verme. Tra i riconoscimenti, il premio Montale per la saggistica, il Bologna Award per la comunicazione della sostenibilità ambientale e il Premiolino, il più antico premio giornalistico italiano.
Copyright foto: Matteo Strocchia
Massimo Cirri, Rai Radio2 Carterpillar, Ambasciatore Buone Pratiche campagna Spreco Zero 2022
Massimo Cirri è psicologo, scrittore e giornalista. Ha lavorato per venticinque anni nei servizi pubblici di salute mentale e adesso per la CGIL. Dal 1997 è autore e voce di Caterpillar, su Rai Radio 2, e prima a Radio Popolare di Milano, ed è fondatore del progetto “M’illumino di meno” di Caterpillar, che ogni anno culmina nella Giornata nazionale del Risparmio energetico. Con Chiara D’Ambros ha realizzato il film “Quello che serve. Un viaggio nelle radici del Servizio Sanitario Nazionale” (Rai3, 2020). L’ultimo suo libro, scritto con Peppe Dell’Acqua ed Erika Rossi, è “(tra parentesi). Storia di un’impensabile liberazione” (Alphabeta Verlag 2020). In precedenza aveva firmato, fra gli altri, “Sette tesi sulla magia della radio” (Bompiani 2017) e “Un’altra parte del mondo” (Feltrinelli 2016).
Promuovere le buone pratiche per lo sviluppo sostenibile
Sono la divulgatrice scientifica Eliana Liotta, giornalista e autrice di best seller, e l’autore e conduttore Massimo Cirri, voce storica del cult radiofonico Caterpillar di Rai Radio2, gli Ambasciatori di Buone Pratiche della campagna Spreco Zero 2022: attraverso il loro impegno promuovono quotidianamente i valori dello sviluppo sostenibile e l’attenzione a nuovi stili di vita, rispettosi della salute “unica” dell’uomo e del pianeta. «Niente è più umano che enfatizzare gli umani, ma la nostra influenza sul clima, sull’ambiente e sulla biodiversità è davvero immensa – osserva Eliana Liotta – a cominciare da quello che mangiamo e dal modo in cui lo produciamo. Siamo 8 miliardi a tavola ed è urgente ripensare il sistema alimentare, che da solo incide per un terzo sulle emissioni di gas serra. Abbiamo bisogno di tornare a un cibo più gentile con il pianeta e con la salute, a un cibo consapevole, che accolga il passato della nostra specie e allo stesso tempo abbracci l’innovazione, a un cibo etico, per combattere la vergogna dello spreco». E sottolinea Massimo Cirri: «c’è un filo che lega tutti noi abitanti di questo pianeta. Lo abbiamo scoperto meglio con questa lunga pandemia: un pipistrello tranquillo in una foresta, qualcuno che lo disturba, un pangolino, qualcuno che se lo mangia, un nonno in terapia intensiva, tutti a casa e un virus che fa tremare il mondo. Andrea Segrè ed i suoi di Spreco Zero lo avevano capito, studiato e raccontato già da prima, questo filo ininterrotto, partendo dal cibo: l’equilibrio di questo pianeta, il suo futuro, la mia salute, la nostra, stanno anche in quello che c’è nel mio frigorifero. Nei piani bassi, soprattutto: quello che ho comperato, il lavoro che c’è dentro, l’energia. Se adesso non lo mangio è uno speco insopportabile. Una ferita che si può sanare con intelligenze, metodo e padelle».
2015-2023 Ambasciatori di buone pratiche Spreco Zero
Sono stati testimonial di Buone Pratiche del Premio Vivere a Spreco Zero, dal 2015 ad oggi: gli scrittori Susanna Tamaro (2015) e Paolo Rumiz (2016), lo chef Moreno Cedroni (2016), il cartoonist Francesco Tullio Altan (2017), gli artisti Giobbe Covatta (2018), Neri Marcorè (2019), Veronica Pivetti (2020) e Luca Mercalli (2022).
Invia la candidatura
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La Giuria
Categorie della 10^ Edizione
La selezione delle iniziative in gara promosse dalle Amministrazioni Pubbliche verrà condotta nell’ambito di centinaia di Comuni firmatari della “Carta Spreco Zero” e fra gli aderenti all’Associazione Sprecozero.net. Sono candidabili tutti i progetti legati alla prevenzione dello spreco alimentare e/o ad altre categorie istituite dal Premio, con ricaduta positiva sul territorio amministrato.
Il processo di candidatura al premio è aperto a tutte le imprese che negli ultimi 3 anni hanno promosso o sostenuto, all’interno della propria struttura e sul territorio in cui lavorano, misure, azioni o progetti in grado contrastare il fenomeno dello spreco alimentare e/o ulteriori azioni concrete per lo sviluppo sostenibile. Le iniziative che riguardano esclusivamente la valorizzazione dei rifiuti alimentari (es. attraverso il compostaggio, la digestione anaerobica o altre forme di recupero di materia e di energia dai rifiuti) non verranno prese in considerazione perchè non rientrano nella definizione di “prevenzione” fornita dalla normativa europea (e nazionale) in materia di rifiuti.
La selezione è aperta a tutti gli istituti che negli ultimi 3 anni abbiano promosso o sostenuto, all’interno della propria realtà di formazione misure, azioni o progetti in grado di sensibilizzare gli studenti e le loro famiglie sul tema dello spreco alimentare, promuovendo al tempo stesso l’educazione alimentare e i valori dell’alimentazione sana e salutare.
Una categoria accessibile ad Enti pubblici, Imprese, cittadini, Scuole e Associazioni che attraverso un significativo progetto caratterizzato da innovazione digitale e/o tecnologica abbiano contribuito in misura comprovata alla prevenzione/riduzione dello spreco alimentare e alla sensibilizzazione sui temi dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile.
Una categoria che apre il Premio ai cittadini, al loro impegno personale, alle loro esperienze, alle buone pratiche sedimentate nel tempo o imparate grazie alla crescente sensibilizzazione sul tema. I cittadini: potranno inviare dal 28 luglio al 15 settembre 2021 i loro consigli di buone pratiche di prevenzione degli sprechi e azioni di sviluppo sostenibile attraverso upload di video di max 60 secondi realizzati in formato orizzontale o in alternativa inviando fino a 3 foto collegate a una buona pratica o a comportamenti virtuosi. Sia il video che le foto andranno accompagnati con un breve testo (max 400 caratteri) di illustrazione del suggerimento filmato o fotografato. I 3 video e le 3 foto più interessanti secondo la Giuria 2021 del Premio saranno pubblicati sul sito della campagna e premiati con omaggi di prodotti agroalimentari.
Il Premio Vivere a Spreco Zero si rivolge anche ai gruppi organizzati di cittadini, dunque alle Associazioni che sul campo operano per la prevenzione degli sprechi e la sensibilizzazione per lo sviluppo sostenibile. Una categoria, dunque, per condividere capillarmente le questioni centrali del nostro tempo. Il processo di candidatura al Premio è aperto a tutte le Associazioni non a scopo di lucro che vorranno autoproporsi e che negli ultimi 3 anni avranno promosso o sostenuto, all’interno della propria struttura e sul territorio in cui lavorano, misure, azioni o progetti in grado di contrastare il fenomeno dello spreco alimentare.
La Dieta Mediterranea è patrimonio Unesco dal 2010 ed è universalmente riconosciuta quale stile di vita sano e sostenibile, l’unico in grado di nutrire il pianeta senza dilapidarne le risorse. Un regime nutrizionale di impatto altamente positivo in rapporto alla salute pubblica, alla sostenibilità ambientale e in chiave di contrasto al cambiamento climatico. Ma al tempo stesso uno stile di alimentazione e produzione che giova alla green economy, sostiene l’agricoltura di qualità e la promozione della parità di genere. La categoria Dieta Mediterranea del Premio Vivere a Spreco Zero 202a riconoscerà i progetti più originali e insieme efficaci promossi in Italia nell’ambito della formazione sociale e didattica.
Se il riscaldamento globale dovesse continuare con il ritmo attuale, entro la fine del 21esimo secolo scatterà un allarme estinzione per il 73% delle specie animali e vegetali di tutto il mondo. Proprio per questo la categoria Biodiversità del Premio Vivere a Spreco Zero 2020 riconoscerà i progetti più originali e insieme efficaci promossi in Italia nell’ambito della formazione sociale e didattica in tutela della Biodiversità del pianeta.
Una sezione riservata ad autori e case editrici che abbiano pubblicato nel corso del 2020 e sino al 1 luglio 2022 un libro dedicati alla sostenibilità e/o all’economia circolare, finalizzato a promuovere buone pratiche replicabili in tema di prevenzione dello spreco, educazione alimentare e ambientale, tutela della biodiversità, promozione della Dieta mediterranea.
La categoria si rivolge alle aziende di produzione ortofrutticola che si sono dotate di innovazioni in grado di ridurre e prevenire lo spreco alimentare. L’Azienda vincitrice sarà designata da una Giuria tecnica che verificherà la realizzazione effettiva, negli ultimi 3 anni, di misure, tecnologie, iniziative e accorgimenti in grado di contrastare il fenomeno dello spreco alimentare.
Coniugare l’impegno per la prevenzione e riduzione degli sprechi, degli scarti e dei rifiuti al concetto di economia circolare è l’obiettivo del Premio per l’Economia circolare “Vivere a spreco zero”. Criteri di determinazione del Premio saranno il prolungamento nell’utilizzo dei prodotti, l’ecodesign, la valorizzazione della simbiosi industriale attraverso il riutilizzo di sottoprodotti o scarti di altre attività, la promozione dell’uso condiviso di servizi e beni, la riduzione del consumo di materie prime.
Il cambiamento climatico sta presentando il conto: La grande sete si è aggravata con l’estate 2022 che richiede una urgente e sistematica rimodulazione nell’utilizzo dell’acqua: dall’irrigazione, con le colture in fase di maturazione che necessitano di cure idriche, al comparto energetico, con le centrali idroelettriche che riducono la loro produzione in favore dell’utilizzo umano e agricolo. E sono attenzionati anche i parchi acquatici, le piscine, le fontane monumentali. Quanto all’utilizzo domestico: ciascuno di noi fa ricorso ogni giorno, meccanicamente, a grandi quantità di acqua per bere, cucinare, lavare: senza contare l’acqua nascosta, quella che serve per produrre il cibo di cui ci nutriamo. E con la drammatica guerra in Ucaina è arrivata anche la crisi energetica: la diversificazione nell’approvvigionamento e le strategie di transizione energetica verso forme di produzione sostenibile richiederanno comunque la massima attenzione per garantire a tutti condizioni di vita adeguate, nel corso dell’inverno. La 10^ edizione del Premio Vivere a Spreco Zero vuole lanciare una raccolta concreta e replicabile di Buone pratiche per la prevenzione e riduzione del consumo dell’acqua e dell’energia: una call rivolta a tutti, come nello stile del Premio. Enti pubblici, aziende e cittadini – singoli, a gruppi/associazioni o con una candidatura familiare – potranno segnalare le loro bestpractices, i progetti concreti di risparmio idrico ed energetico, le attenzioni e abitudini quotidiane che potrebbero essere virtuosamente “copiate”. Inclusi gli stili alimentari: perché dietro ai pasti che consumiamo quotidianamente ci sono enormi quantità di acqua e di energia: circa 3.600 litri per un’alimentazione a base di carne e 2.300 litri per una dieta vegetariana. Sprecare il cibo significa sprecare grandi quantità d’acqua: gettare 200 grammi di carne rossa equivale a sprecare 3.000 litri di acqua impiegati principalmente per nutrire l’animale, e gettare una tazzina di caffè equivale a cestinare 140 litri di acqua. Al tempo stesso il settore agroalimentare consuma e spreca enormi quantità di energia, anche per smaltire quegli scarti che con tanta indifferenza prendiamo dalla tavola e buttiamo nella pattumiera. La produzione agricola lasciata in campo in tutta Italia, per arrivarea maturazione richiede l’energia utile a riscaldare centinaia di migliaia di appartamenti per un anno intero. Per questo tutti siamo coinvolti nella corsa alla prevenzione e riduzione degli sprechi.
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Premio Vivere a Spreco Zero 2022
Presidente di Giuria: Andrea Segrè
Curatore scientifico: Luca Falasconi
Project manager: Daniela Volpe
Coordinamento segreteria: Anna Barbero
Segreteria scientifica: Giulia Magnano
Comunicazione: studio Vuesse&c, Alessia Petrilli
Progetto Grafico: studio DM + B, Patrizio De Mattio
Webmaster: studio Big Digital, Paolo Lambertini
Giuria:
Andrea Segrè, Roberta Badaloni, Antonio Cianciullo, Massimo Cirri, Loredana Errico, Luca Falasconi
Marco Fratoddi, Massimo Giannetti, Roberto Giovannini, Elisabetta Guidobaldi, Stefania Marignetti, Silvia Marra, Cristina Nadotti, Francesca Romano, Stefano Rodi, Edoardo Vigna, Daniela Volpe.
La Giuria sarà affiancata per ciascuna categoria da un rappresentante dell’azienda partner abbinata.