IL PRIMO ATTO DELLE CELEBRAZIONI DELLA GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE (16 OTTOBRE), CON I DATI SUGLI SPRECHI NAZIONALI E IN LOMBARDIA DIFFUSI DALL’OSSERVATORIO WASTE WATCHER. ALL’EVENTO SONO INTERVENUTI, CON GIOVANNI BECCARI E SARA LAURENTI DI CEFA ONLUS, LA VICESINDACO DI MILANO ANNA SCAVUZZO E L’AGROECONOMISTA ANDREA SEGRE’, FONDATORE DI LAST MINUTE MARKET.
IN THE NAME OF AFRICA 2016, I MEDIA HANNO RACCONTATO LA TAPPA DI MILANO, ECCO LA RASSEGNA STAMPA
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MILANO – Domenica 16 ottobre sara’ celebrato nel mondo il World Food Day, la Giornata Mondiale dell’Alimentazione: anche quest’anno nel segno del paradosso del nostro tempo fra scarsita’ e sovrabbondanza, fra sottoalimentazione e spreco. Sulla terra 795 milioni di persone non ha abbastanza cibo, una persona su 9. Quasi un milione di bambini in Africa soffre di malnutrizione grave: la loro sopravvivenza è ancora appesa a un filo, condizionata dall’accesso e disponibilità di cibo. Per questo “In the name of Africa”, l’evento di Pixel Art urbana più grande al mondo promosso da Cefa onlus, nella sua edizione 2016 ha incontrato sabato 8 ottobre a Milano la campagna europea di sensibilizzazione “Spreco zero” di Last Minute Market con il grande evento di arte e solidarietà in Piazza Duomo, focalizzato sull’impegno contro la fame in Mozambico e l’impegno nella prevenzione e recupero degli sprechi alimentari. Nel flusso di passaggio di centinaia e migliaia di persone Piazza Duomo è stata “apparecchiate” con 10mila piatti vuoti, bianchi e blu, a simboleggiare fame e malnutrizione: 10mila piatti vuoti che hanno formato la scritta Spreco Zero e poi l’immagine dell’Africa – simbolo della Fame. Ogni spettatore ha riempito un piatto vuoto dando cosi’ il suo contributo prezioso (7 euro) per vincere la fame. Il ricavato della giornata sosterrà il progetto AfricHandProject, una filiera lattiero-casearia operatva in Mozambico: il progetto sottolinea l’impegno e la coerenza di CEFA che continua a nutrire il pianeta”, ha spiegato Patrizia Farolini, presidente CEFA. Dal sagrato del Duomo, con i promotori di Cefa Giovanni Beccari e Sara Laurenti e’ intervenuta anche la vicesindaco Anna Scavuzzo, che ha dichiarato: «La costruzione nelle nostre città di un nuovo sistema alimentare, più sostenibile dal punto di vista sociale, ambientale ed economico deve necessariamente passare da una più equa distribuzione del cibo a livello mondiale».
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«E’ chiara ed evidente la correlazione fra i temi della malnutrizione e della fame da un lato, la questione dello spreco alimentare dall’altro – ha spiegato l’agroeconomista Andrea Segrè, aggiungendo alcuni dati internazionali e italiani dell’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market / Swg – Solo in Italia il valore dello spreco alimentare domestico supera gli 8 miliardi annui, e arriva a crca 12 miliardi contando lo spreco reale e non solo quello percepito. E i nuovi dati Waste Watcher riguardano la Lombardia: i cittadini lombardi risultano molto virtuosi nell’abitudine della spesa: 6 lombardi su 10 (per l’esattezza il 59%, a fronte del dato nazionale del 50%) dichiara di predisporre sistematicamente una lista della spesa per evitare acquisti inconsulti, Ancora sulle abitudini di acquisto dei lombardi: la spesa settimanale è il ‘must’ per il 43% dei cittadini, che quindi sceglie piuttosto lo ‘spesone’ un po’ piu’ a rischio spreco della spesa giornaliera che permette di tenere meglio sotto controllo il cibo acquistato (praticata dal 6% dei cittadini lombardi, mentre il 7% la prevede ogni due giorni e il 37% ogni 3). Il 44% dei lombardi dichiara che la quantita’ di cibo buttato e’ rilevante, mentre la fonte dello spreco viene individuata per il 43% nella distribuzione grande e piccola, per il 25% nelle sedi di servizio pubblico (mense di scuole, uffici e ospedali), solo per il 25% nello spreco domestico che è la reale voragine degli sprechi di cibo (oltre 8 miliardi annui in Italia secondo i dati Waste Watcher). 7 lombardi su 10 fanno la spesa nei supermercati, solo il 19% sceglie di approvvigionarsi nei negozi o al mercato. La percezione del proprio rapporto con lo spreco diventa virtuosa nelle abitudini dei lombardi: ben il 62% dichiara di gettare ‘quasi mai’ il cibo ancora buono (il dato nazionale è del 50%) e il 9% di farlo ½ volte alla settimana (conntro il 9% del dato nazionale). Sulle cause dello spreco alimentare: il 52% dei lombardi dichiara di aver acquistato troppo cibo (contro il 48% dato nazionale) e il 25% di non averlo conservato adeguatamente». (Dati Waste Watcher e Fusions – Last Minute Market / Swg / UnIbo).
In the name of Africa è un evento organizzato in sinergia con le Municipalita’ di Milano e Bologna, patrocinato dai Comuni di Milano, Bologna, Genova, Trento e Reggio Emilia. Sostengono l‘evento anche COOP, Camst, i Bibanesi, EmilBanca, Ethical Banking, Conapi Mielizia e Rotary Distretto 2072. Emblema tangibile di una giornata di solidarieta’ e impegno contro gli sprechi è stato il piatto del buon Ricordo dell’evento In the name of Africa, un coloratissimo piatto da collezione disegnato dal geniale cartoonist Francesco Tullio Altan, quale suo personale contributo all’impegno per combattere la sottoalimentazione in Africa.