Il kit di educazione anti-spreco per le scuole. Classi IV e V

A cura di Giorgia Arcella e Luca Falasconi

La seconda metà di marzo ha visto la conclusione delle attività volte a verificare l’applicabilità e le eventuali criticità del kit ludico didattico rivolto alle scuole primarie. Nello specifico, martedì 14 si è testata l’attività rivolta alla IV classe e venerdì 24 quella indirizzata alle V. Entrambi i test hanno evidenziato la coerenza delle proposte educative in relazione alle competenze e alle conoscenze delle classi.

La prima delle due attività vuole ricercare un contributo attivo da parte del bambino, invitando lo stesso  a proporre una soluzione volta alla riduzione dello spreco alimentare domestico. Dopo la consueta introduzione già testata con i precedenti appuntamenti, si è passati allo svolgimento dell’attività, per terminare infine con un momento di riflessione collettiva nel quale i bambini esponevano ai compagni la propria idea: la soluzione che vede il recupero del cibo è quella che è andata per la maggiore, ma non sono mancate possibilità più fantasiose come quella che vede lo spreco alimentare trasformarsi in un’arma interspaziale contro le meteoriti!

La seconda attività vede invece i bambini impegnati nella ricerca degli errori e dei motivi che il più delle volte sono responsabili della formazione dello spreco. In quest’ultimo caso, dopo la consueta lettura della fiaba introduttiva, si è passati direttamente alla consegna dell’attività, lasciando volutamente per ultimo il momento di dibattito aperto, al fine di non condizionare lo svolgimento del gioco.

Contrariamente ai dubbi preliminari che ci hanno portato a valutare la possibilità di semplificare l’attività, lo sviluppo della stessa si è risolto nei tempi previsti e ha interessato tutti i suoi punti salienti. Il confronto finale ha messo in evidenza un’inaspettata attenzione dei bambini rispetto a contenuti impliciti e dettagli di non facile interpretazione: l’incontro ha permesso di approfondire messaggi relati a stagionalità, corretta lettura dell’etichetta, errate abitudini di acquisto e consumo, fino ad approdare alle gettonatissime norme igieniche.

Lo sviluppo e la realizzazione delle attività ha visto nuovamente l’indispensabile contributo delle educatrici Lucia Fantazzini e Rosetta Randisi della Biblioteca comunale “Casa di Khaoula”, che per questi ultimi due appuntamenti ha accolto nei propri laboratori didattici le classi della scuola Maria Ausiliatrice, di cui vogliamo ringraziare il coordinamento scolastico, i docenti e gli alunni che hanno reso possibile l’intera sperimentazione del kit educativo.

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