Stati Generale dell’Ambiente 2016. Educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile

A cura di Luca Falasconi

A distanza di oltre 15 anni dalla primissima edizione, il 22 e 23 novembre al Museo MAXXI di Roma si è tenuta la seconda Conferenza Nazionale sull’educazione ambientale: gli “Stati Generali dell’Ambiente” (http://www.minambiente.it/comunicati/educazione-ambientale-22-23-novembre-gli-stati-generali). Istituzioni rappresentanti della Società Civile, del mondo Universitario, della Ricerca, delle Organizzazioni Non Governative, dell’Impresa, della Comunicazione, Operatori ambientali e alcuni Enti gestori delle Aree naturali Protette, si sono confrontati sulle attività fatte e da fare sul tema dello sviluppo dell’educazione ambientale.

Premessa delle due giornate di lavoro è stata che una crescita sostenibile non può prescindere dall’educazione ambientale, indispensabile al rafforzamento della consapevolezza di ogni cittadino nei confronti dell’ambiente in cui vive ma con un imprescindibile impegno da parte delle istituzioni per la diffusione e il rafforzamento delle buone pratiche.

Il sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani ha aperto la due giorni di lavoro con “l’Officina delle idee”, cioè dodici tavoli di lavoro suddivisi per argomenti (dalla biodiversità alla mobilità sostenibile, dal cambiamento climatico agli sprechi alimentari, dal turismo sostenibili all’economia circolare), intorno ai quali si sono confrontati gruppi di esperti, di rappresentanti delle università, stakeholder, imprese e operatori ambientali.

Ebbene sì, per la prima volta a livello nazionale il tema dello spreco alimentare è stato inserito ufficialmente nell’agenda dei futuri percorsi di Educazione Ambientale. La task force del progetto REDUCE ha coordinato i lavori del tavolo sugli sprechi alimentari, consapevole che la lotta allo spreco può giocare un ruolo fondamentale nello stimolare scelte consapevoli volte ad un più responsabile rapporto con il cibo, ma anche capace di far comprendere le ripercussioni che scelte alimentari responsabili possono avere sulla sostenibilità non solo ambientale ma anche sociale ed economica.

La prevenzione e la rivalorizzazione sono stati individuati come elementi portanti della lotta agli sprechi alimentari, ed è stato evidenziato come per il loro raggiungimento siano necessari cambiamenti nei modelli di produzione, distribuzione e di consumo, alla cui base non può che esserci un percorso di educazione alla sostenibilità.

Come atto conclusivo dei lavori “dell’Officina delle idee” è stata elaborato un documento comune tra i 12 tavoli. È un manifesto di impegni per il medio e lungo periodo che si prefigge l’obiettivo di costituire la base per le attività future di diffusione della cultura ambientale e di trasmissione, in particolar modo alle future generazioni, delle basi del vivere sostenibile.

Il documento è consultabile sul sito del Ministero dellAmbiente, del Territorio e del Mare al seguente link.

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